Cozzarolo-sigma: nuove garanzie per i co-packer
Gennaio 2014. Davide Cozzarolo, direttore commerciale di Sigma, ha partecipato alla tavola rotonda sulla marca del distributore a Marca Bologna.
Ecco alcuni passi del suo intervento.
“Negli ultimi mesi abbiamo ristrutturato il nostro brand e ci siamo privati del naming lasciando invece il logo storico. Abbiamo privilegiato una logica di segnali che ci ha permesso di ragionare al contrario. Non abbiamo segmentato nelle linee di prodotto ma nei canali di vendita: retail, cash and carry, discount, domani anche drugstore. Ognuna ha un proprio consiglio di amministrazione e un proprio comitato commerciale. È, insomma, una struttura a matrice che ci permette di lavorare sulla marca del distributore in modo trasversale, perché i formati sono molti vicini fra loro.
La marca del distributore deve essere quindi cross canale perché non siamo noi a segmentare ma è il consumatore che lo fa.
Faccio un esempio: noi abbiamo un brand nel premium che si chiama Scelto. Nel canale Horeca abbiamo lanciato Scelto Più, è identico in tutto e per tutto a quello del retail: il consumatore che trova questo prodotto al bar può tranquillamente sceglierlo anche per consumarlo a casa sua e lo può acquistare al supermercato.
Nel 2013 abbiamo venduto 15 mio di pezzi. E sul volume giochiamo molte delle nostre carte, anche diminuendo la pressione promozionale ma aumentando il margine lordo (nella prossimità fra il 28 e il 32%), necessario a far prosperare i nostri negozi.
Nei prossimi mesi lavoreremo con una società esterna per garantire le vendite dei co-packer alla nostra rete. È un dovere morale.
Ricordiamoci poi che in Italia ci sono ormai 10 mio di cittadini con altre provenienze. Alcuni nostri cash and carry stanno da tempo lavorando su questa ulteriore segmentazione e dividono le corsie per etnie. Bisogna anche nel retail fare un paniere minimo che soddisfi questi nuovi bisogni di acquisto e di consumo.