Pugliese-Conad: l’Art.62? Guadagnano banche e IDM

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Dicembre 2013. Testimonianza di Francesco Pugliese, dg di Conad, alla conferenza stampa di fine anno. Ovviamente non poteva mancare un lungo ragionamento sull’art. 62 e i rapporti con l’IDM, ma anche con le banche.

“Adesso Confindustria e Centromarca sostengono che l’art. 62 va rivisto. Sapete perché? Perché non avevano nessun problema sui sistemi di pagamento con la GD. Il soggetto che era più esposto sui pagamenti erano gli agricoltori. Le industrie di marca pagavano la materia prima con la quale lavoravano con un aggio di tempo ben superiore ai pagamenti effettuati dalla GD nei loro confronti.

Le banche ci hanno guadagnato
Guardate i bilanci delle industrie di marca alla voce debito vs fornitori e che tipo di dilazioni avevano verso i loro fornitori prima dell’avvento dell’art. 62. Comparate questo dato con i giorni di pagamento della GD verso l’IDM. Gli unici che hanno goduto della situazione, in realtà, sono state le banche che con una nuova abbondante liquidità drenata dall’IDM alla GD, hanno potuto mettere a posto i conti con i loro clienti più esposti.

Prima dell’avvento dell’art. 62 chi pagava come da accordi commerciali con l’IDM erano: Conad, Coop, Esselunga, Finiper e altri retailer minori. L’art. 62 è nato dal comportamento delle multinazionali francesi che pagavano drammaticamente in ritardo.

La liquidità passata di mano è di 4,5 mld
Orbene: Conad ha una quota di mkt dell’11% e la liquidità che ha ceduto all’IDM è stata pari a 450 mio di euro. Questo vuol dire che la liquidità che è passata di mano dell’intera GD ai suoi fornitori è stata di 4,5 mld di euro. Quando le banche hanno dovuto far fronte alla richiesta di fidi da parte delle imprese della GD a chi secondo voi li hanno concessi?
Andate a leggere i bilanci e la variazione di tesoreria. Ci sono poche aziende che fanno 11 mld di fatturato e hanno un patrimonio consolidato di 1,9 mld di euro.

Sta di fatto che l’art. 62 ha istituito coperture che non servivano. Quando un’azienda alimentare ha una quota di mkt nella sua categoria del 40, 50, 60% siamo noi che la vessiamo o è lei che è in una posizione di forza?

Le garanzie dovevano essere per gli agricoltori
Le garanzie sui tempi di pagamento dovevano essere spostate sull’anello debole della filiera: le imprese agricole. Al Ministero competente chiediamo di fare i controlli che tutto stia avvenendo come da legge. Lo voglio dire con chiarezza: parte dell’industria e parte della distribuzione si sono messe d’accordo…

Noi abbiamo chiesto una sola variazione al documento sull’art. 62. Questo: “Salvo accordo fra le parti”, un passaggio obbligatorio in un mercato maturo.

L’industria poi aveva il coltello dalla parte del manico anche prima dell’art. 62 e soprattutto oggi, perché se un distributore non paga nei tempi previsti non gli consegnano la merce. E qualcuno lo faceva. Non è che possono sempre fare le verginelle…”.

18 dicembre 2013-12-18 Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Gentile Direttore,
 
in merito alle dichiarazioni contenute nel servizio “Pugliese-Conad: l’art.62? Guadagnano banche e IdM”, pubblicato da Retail Watch, precisiamo che Centromarca non ha mai neppure pensato di chiedere una “revisione” dell’articolo 62.
 
Cordialmente

Centromarca

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