Ibba-Crai: l’associazionismo è efficienza
Ottobre 2013. L’attuale tendenza del mercato che, complice la crisi, vede un ritorno ai negozi di vicinato premia infatti quella che da sempre è la filosofia CRAI: attenzione alla qualità, freschezza, convenienza, relazioni umane legame con il territorio.
Una formula di imprenditorialità diffusa, dove i punti vendita di quartiere fanno da protagonisti e dove l’atmosfera familiare e la qualità dei prodotti offrono ai consumatori un modo di fare la spesa moderno ma al tempo stesso ancorato alle tradizioni, incentrato sui valori di servizio, cordialità e genuinità. Valori che hanno decretato negli anni il successo del Gruppo.
Il 2012 per CRAI si è chiuso con un fatturato consolidato di tutte le realtà appartenenti al gruppo di 2 miliardi di euro e la previsione è di chiudere il 2013 con una crescita del 5,5%, grazie anche all’ampliamento della rete avvenuta con l’apertura di alcuni punti vendita di taglia media (400-1.500 metri quadrati) in grandi città come Roma, Torino, ma anche in Sardegna ad Olbia e a Cosenza, dove sono stati aperti alcuni cash and carry.
Nella politica di insegna CRAI ha sempre giocato un ruolo chiave il prodotto a marchio, che racchiude tutti i valori del marchio e sul quale sono state investite sempre importanti risorse. Nel 2012 la marca privata ha registrato un incremento superiore al 5% con un fatturato alle casse vicino ai 150 milioni di euro. Anche le referenze in portafoglio sono passate dalle 1.520 del 2011 alle 1.557 del 2012, con una quota di mercato che si assesta
al 16,1%.
Il Gruppo conta oggi oltre 2.000 punti vendita tra supermercati, superette e negozi alimentari di vicinato. Ma oltre al canale alimentare (75%), un ulteriore punto di forza è dato dal canale Drug, dedicato cioè alla cura per la casa e per la persona, arrivato a coprire il 20% di quota di mercato e facendo del Gruppo CRAI il secondo operatore del settore in Italia.
Giangiacomo Ibba, presidente Cooperativa Crai, approfondisce il concetto e i punti di forza dell’associazionismo, parla del vicinato e del ruolo del discount e spiega che la pressione promozionale crescerà anche nel prossimo futuro.