Etichette elettroniche: siete pronti?
Ottobre 2013. RFID sta per Radio Frequency IDentification (Identificazione a radiofrequenza).
La tecnologia cui fa riferimento consente identificazione e memorizzazione dati, attraverso particolari dispositivi (tag/transponder), i quali rispondono all’interrogazione a distanza da parte di appositi apparati (fissi o portatili), comunicando e aggiornando rapidamente le informazioni.
L’applicazione ai contesti distributivi comporta l’introduzione della cosiddetta etichetta elettronica, foriera di vantaggi per retailer e consumatore.
Vediamo perché…
Retailer.
1. Aggiornamento immediato delle variazioni prezzo;
2. Incremento della produttività oraria del personale, esentato dal profondere tempo e attenzione al cambio delle etichette prezzo nei casi di normali variazioni o rimonte successive agli eventi promozionali;
3. Maggiore ordine estetico e simmetria sui lineari;
4. Minore rischio di incorrere in insinuazioni di fraudolenza commerciale da parte della clientela: l’etichetta elettronica comunica ciò che il cliente vedrà effettivamente passare allo scanner cassa e sarà chiamato a pagare;
5. Risparmi significativi (di tempo e denaro) afferenti situazioni di rimborso o verifica, con conseguenze positive su traffico e coda alle casse;
6. Risparmio di materiale cartaceo di etichettatura;
7. Esecuzione immediata della comunicazione del prezzo di vendita senza alcun intervento manuale;
8. Possibilità di ricavare con immediatezza, al momento del riordino, informazioni nascoste di pertinenza riservata agli operatori del negozio (giacenza, facing, capacità da mantenere a banco, disponibilità approvvigionabile, indice di rotazione, tempo tecnico di consegna, marginalità);
9. Realizzazione tempestiva di eventuali promozioni dell’ultima ora (smaltimenti, tentativi di accelerazione delle vendite dovuti a prossimità della scadenza);
10. Migliore resistenza all’aggressione di agenti chimici ed ambientali (le etichette cartacee sono più facilmente usurabili);
11. Migliore garanzia contro tentativi di contraffazione e asportazione della comunicazione prezzo;
Consumatore.
1. Certezza del prezzo. La coerenza tra comunicazione ed effettività alla barriera casse è assicurata: potenziali imbarazzi all’uscita sono così sempre scongiurati;
2. Migliore qualità della comunicazione grafica attraverso display LCD;
3. Percezione di usufruire di un servizio accurato, moderno, di muoversi intorno ad attrezzature avanzate ed efficienti.
Resta inteso che si è comunque al cospetto di hardware, dove pertanto è saggio adottare responsabili cautele e dinamiche gestionali utili a far sì che l’automazione venga controllata a monte, sebbene lo si faccia con minore dispendio di energia.
Le anomalie tecniche, trattandosi di apparecchiature sofisticate, sono sempre in agguato: la loro risoluzione impegna con maggiore complessità rispetto alle condizioni normali (quindi non basta semplicemente ristampare il prezzo ed affiggere, ma resettare l’etichetta elettronica e attendere i tempi tecnici di trasmissione dati).
I costi iniziali e di manutenzione ordinaria dei sistemi sono da valutare in termini di accettabilità delle incidenze sui benefici apportati (si ottiene ottimizzazione delle risorse impiegate, pare con tempi medi attesi per il ritorno dell’investimento intorno ai 18/24 mesi).
…guardare "ai suoi processi" consente al distributore di offrire un prodotto commerciale di qualità alla clientela che serve. Le "risalite prezzo" effettuate velocemente, ma soprattutto con quella certezza che dissipa ogni inquietante dubbio di coerenza comunicativa, sono sinonimo di produttività operativa, di qualità del servizio, di cura del rapporto fiduciario con la propria clientela. Con immediatezza la radiofrequenza aggiorna il prezzo sullo scaffale: il commesso si può dedicare ad altri incarichi di servizio, il cliente non rischia di trovarsi alla cassa un prezzo diverso da quello che aveva visto. Quanti prezzi variano alla decorrenza di un evento promozionale (tra quelli che rimontano e quelli che vanno giù)? E le variazioni effetto di modifiche nelle tariffe applicate dai fornitori ? E le variazioni che scattano in automatico dopo incrementi (oggi si vedono solo quelli) di aliquota fiscale ? Con riferimento alle risposte indotte dalle domande di cui sopra, è difficile non apprezzare la possibilità di arrivare velocemente al risultato di avere prezzi certi, per una maggiore produttività del distributore, per una maggiore sicurezza informativa a beneficio del consumatore! Le etichette elettroniche si leggono come quelle cartacee: presentano il prodotto, il prezzo, il rapporto prezzo/unità di misura. Si usurano nel tempo, a contatto con i vari agenti, con minore facilità della carta. Certo possono presentare problematiche tecniche, ma secondo me è un rischio che si può correre e controllare. Nel XXI secolo chi preferirebbe battere a macchina e accatastare carta per paura che un danno nell'hard disk del computer gli faccia perdere tutto ?
Ieri affermazioni di cui sotto sono tutte ( o in parte ) vere e condivisibili , ma rivelano un approccio superato di un distributore che guarda più ai suoi processi( risalire velocemente sui prezzi ) che alle esigenze del cliente : Le etichette prezzo servono al cliente a sapere come si chiama il prodotto e quanto costa : le etichette elettroniche non assolvono bene a questo scopo ( si leggono male ): sfido chiunque a dimostrare il contrario ! Che poi ci siano tanti distrutori con etichette tradizionali confuse e che non si leggono questo e' anche vero , ma non dipende dal tipo di etichetta , bensì dalla scarsa sensibilità di 'quel distributore '
…che 'etichette elettroniche' e 'RFID', nella sostanza, siano inequivocabilmente cose diverse e' assodato; che non siano collegate e' inverosimile, dato che e' proprio la tecnologia RFID a consentire l'esistenza di simili dispositivi! I pdv che utilizzano le etichette elettroniche sono poco numerosi: e' vero, ma sono proprio quelli realmente in grado di permettersele. Non ritengo infatti che chi non le utilizza creda realmente di non poterne trarre beneficio… si rifletta sulle variazioni prezzo immediatamente visibili sul display e sull'attenzione, sul tempo che e' necessario investire nelle 'rimonte' dopo le operazioni promozionali, a seguito di aggiornamenti tariffari o adeguamenti fiscali (il caso dell'aumento di un punto dell'IVA e' molto recente); si rifletta sui frequenti casi di incoerenza tra quanto riporta il frontalino cartaceo non cambiato e il passaggio della referenza allo scanner cassa, sui sospetti di fraudolenza o superficialita' in cui incorre il retailer al cospetto della sua clientela; si rifletta sull'aspetto generale di tanti cartoncini schierati da tempo sul banco dell'olio o delle conserve vegetali e su quello di numerose targhette elettroniche, con display LCD, ordinatamente schierate al fine di presentare il prezzo del prodotto sotto cui stanno ed il costo in rapporto all'unita' di misura. …si facciano liberamente le riflessioni di cui sopra, si decida poi se sono utili o meno… ogni cosa ha un costo, le analisi sono la bilancia che mostra se pesano più o meno dei benefici!
Etichette elettroniche e RFID sono due cose completamente diverse e non collegate; non è assolutamente vero che "L?applicazione ai contesti distributivi comporta l?introduzione della cosiddetta etichetta elettronica" (Vedi p.es. http://lagrandeopera.blogspot.it/2013/01/rfid-chip-ultima-chiamata-per-la-liberta.html) A mio giudizio l'etichetta elettronica è stata un fallimento (pochissimi PdV attivi; un sacco di problemi tecnici; i costi superano i vantaggi …). L'introduzione dei tag RFID (se mai avverrà) potrebbe invece essere la vera nuova rivoluzione del Retail dai tempi del codice a barre
Effettivamente hanno un costo elevato; sulla leggibilità non sono d'accordo, sicuramente si può migliorare la visibilità ma ci sono etichette tradizionali meno leggibili.
Non per smontare facili entusiasmi , ma al momento le etichette elettroniche hanno due gravi handicap che ne impediscono la diffusione : Sono care e non su leggono ! Aspetto da anni di veder superati questi due punti , ma siamo sempre qui . Ecco perché ad oggi l unica vera invenzione che ha rivoluzionato il mondo del retail rimane il codice a barre !