Roberto Fiammenghi-Coop Italia, in punta di piedi
Se ne è andato in punta di piedi, senza scomodare nessuno, come sempre
LR
Coop Italia annuncia con profonda tristezza la scomparsa di Roberto Fiammenghi, suo consigliere delegato e dirigente di primo piano del movimento cooperativo.
Con profonda tristezza e con grande affetto Coop Italia e tutto il movimento cooperativo partecipa al dolore della famiglia annunciando l’improvvisa scomparsa di Roberto Fiammenghi consigliere delegato di Coop Italia.
Coop Italia ricorda con immensa gratitudine la figura di un dirigente di primo piano del movimento cooperativo che negli incarichi ricoperti ha sempre unito la grande professionalità con un’autentica passione per gli ideali e i valori cooperativi. Ha saputo trasmettere identica passione in tutti coloro che hanno avuto il privilegio e la fortuna di conoscerlo e lavorare al suo fianco. Roberto ha così contribuito in maniera determinante e con innata generosità a far crescere la cooperazione nel nostro Paese con la sensibilità e l’altruismo del vero cooperatore. L’intero sistema Coop non potrà non percepire il vuoto della sua assenza.
Roberto Fiammenghi nasce a Cervia nel 1949, sposato con due figli. Nel 1986 entra in Coop Italia, ricoprendo incarichi di responsabilità nel Settore Carni-Ortofrutta fino a divenire nel 2009 Consigliere Delegato Commerciale Food del Consorzio.
A luglio 2012 viene nominato Vice Presidente di Ortofrutta Italia (Organizzazione Interprofessionale nel comparto ortofrutticolo).
l'ho conosciuto tardi, grazie ad un comune amico che ha voluto farci incontrare. non avevamo rapporti di affari , ma è nata una sincera e reciproca stima per quello che ognuno di noi stava facendo per la propria azienda che ha cementato a distanza questo rapporto e che mi ha reso particolarmente triste quando ho appreso della sua scomparsa. un abbraccio roberto !!
GRANDE, ONESTO, UNICO! NON SCORDERO' MAI 10 ANNI IN CUI ABBIAMO LAVORATO INSIEME: VALORI E CONCRETEZZA! CIAO ROBERTO CRISTIANO OLIVOTTO
È davvero una triste notizia. Ci conoscevamo da tanti anni ed ogni volta che cominciavamo una negoziazione lui esordiva con un sermone sulle multinazionali arroganti e sulla "democrazia controllata" che vigeva al loro interno, che noi poveri dirigenti di quei mostri eravamo costretti a subire passivamente; negli ultimi anni la predica finiva con applauso ed ovazione del pubblico presente, che testimoniava come la sua performance andasse migliorando con il passare del tempo. Ed Il suo sorriso sornione tradiva ogni volta una nota di autocompiacimento. In quei momenti utilizzava un tono burbero che con il tempo aveva costruito per interpretare al meglio il suo ruolo nei confronti dei fornitori, nel vano tentativo di celare la sua bontà, la sua umanità ed il suo meraviglioso spirito romagnolo. Non era mai arrogante; era in grado di ottenere il meglio per la sua azienda impegnandosi ogni volta nella ricerca di soluzioni di comune interesse. Era un gentiluomo d'altri tempi, Roberto. Un grande professionista, una persona perbene. Ciao Roberto. È' stato un grande privilegio esserti amico Mimmo