Sondaggio: promozioni, prezzi IDM o Edlp?
Gennaio 2013. Il professor Gianpiero Lugli nel suo nuovo libro (Troppa scelta, Apogeo) ha svelato, per chi non lo avesse ancora capito, che ha una seconda grande passione professionale, quella del neuromarketing, Sta lavorando in prossimità della frontiera del cervello, l’ultima barriera del marketing e delle sue implicazioni.
Il libro è complesso e nel sondaggio, arbitrariamente, lo abbiamo ridotto a una domanda, partendo dall’esperimento che ha intrapreso presso un associato di Interdis. Ha espresso sul lineare di vendita del supermercato anziché un messaggio generico le quote di mercato espresse dal leader della categoria. Il 36% sottolinea che una simile operazione è un’innovazione. Una parte non trascurabile del campione, il 28%, sostiene invece che una simile azione, visto che è guidata dall’IDM sia un po’ come abdicare al proprio mestiere di selezionatori dei brand e delle merci. È una risposta probabilmente influenzata anche dal periodo di difficoltà dei mercati e quindi di chiusura verso la complessità o comunque di perplessità verso soluzioni complesse e non facilmente capibili. Il fatto è, comunque, che una simile novità obbliga IDM e GDA a dialogare fra di loro. E questo, a parere di RetailWatch, è sicuramente positivo soprattutto perché al di sotto di questo discorso soggiace il problema delle promozioni (in aumento) e del volantino (che perde di efficacia ma è insostituibile percè non esistono alternative). Non a caso il 14% del campione pensa sia indispensabile ridurre la pressione promozionale.
Curiosamente il 21% indica nell’adozione dell’every day low price una soluzione alla tenaglia promozionale. È una percentuale di tutto rispetto che indica una soluzione, anch’essa difficile da percorrere che alcuni retailer stanno percorrendo a grande fatica visto il grado verticale di sovrapposizione. Sarà il futuro?