Consorzio di Parma: quando si fa marca

Data:

Consorzio di Parma: quando si fa marca

Novembre 2012. “Non è crudo, è di Parma.”: così il Consorzio sintetizza tutta la sua unicità. E si pone certamente come punto di riferimento per tutti gli altri possibili consorzi perché quello di Parma – appunto – è riuscito a costruire una identità di prodotto fortissima, diventando a tutti gli effetti una delle grandi marche del difficilissimo mercato dei salumi. Una menzione speciale va anche alla comunicazione pubblicitaria più recente, quella che racconta dell’arrivo del vento marino che a Parma insieme al sale e al tempo costituiscono il segreto di quel dolce prosciutto.

Affermazione sognante
Una menzione per la capacità di trovare nel processo produttivo qualcosa di differenziante e al tempo stesso sognante, un modo vincente di rafforzare quel percepito di superiorità del prodotto. A questa comunicazione si affiancano poi consuete attività di presenza web – attraverso il sito e presenza sui social network – e presenza sul territorio – con eventi come la Festa del Prosciutto crudo. Attività queste corrette ma forse prevedibili, a cui manca il graffio del logo e del 30” televisivo.
 
Silvia Barbieri

 

1 commento

  1. Assolutamente concorde sulla qualità del lavoro del Consorzio per costruire e difendere il proprio brand, ma- c'è sempre un ma…- invito tutti a dare un'occhiata ai volantini promozionali della GDO: solo su Foldernet sono "censite" oltre 900 citazioni di Prosciutto Crudo (sigh) di Parma. Forse oltre al consumatore andrebbero formati anche i buyer (e chi si occupa di volantini) per evitare che gli investimenti per costruire il proprio brand vengano distrutti dall'ipermercato o supermercato di turno… Che ne dite?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.