Nel 2012 si è fermato lo sviluppo della Gda, ma non nel sud
Novembre 2012. Dopo decenni di crescita tumultuosa, dice Nielsen, la grande distribuzione alimentare da oramai alcuni anni fa segnare un progressivo rallentamento del ritmo di sviluppo. Nel 2011 la crescita è stata per la prima volta appena superiore al punto percentuale, portando comunque il totale delle superfici installate oltre la soglia dei 17 milioni di metri quadri. Nel primo semestre del 2012 la crescita anno su anno appare affievolirsi ulteriormente. I punti vendita aumentano di appena 13 unità e le superfici crescono del +0.9%. E’ possibile che il dato finale del 2012 faccia segnare il primo dato negativo della storia della Gdo italiana.
Il rallentamento dello sviluppo della Gdo è il risultato di andamenti differenziati nelle sue diverse componenti. Oramai da alcuni anni appaiono in sofferenza sia i punti vendita di minori dimensioni che quelli di maggiore grandezza. I negozi a libero servizio e i supermercati con area di vendita inferiore agli 800 metri quadri sono oramai in diminuzione da due anni. Allo
stesso modo gli ipermercati superiori agli 8.000 mq hanno visto progressivamente spegnersi il propri ritmo di sviluppo e sono praticamente fermi nell’ultimo biennio. Crescono invece i formati intermedi (grandi supermercati, superstore e piccoli ipermercati che mantengono ancora tassi di sviluppo sopra la media di settore. In particolare, i punti vendita con superficie compresa tra i 2.500 mq e gli 8.000 mq fanno segnare nel 2011 una variazione del 4%, addirittura superiore a quella del canale discount. Anche questa tipologia ha visto infatti una repentina caduta del tasso di sviluppo che nel 2008 era ancora superiore al 13% annuo.