Con uno stipendio in meno gli italiani tagliano tempo libero e…
Ottobre 2012. La perdita del lavoro da parte di uno dei due coniugi determina uno scivolamento della famiglia "alto spendente" ad un livello di consumo equivalente a quello della famiglia "medio spendente": il budget mensile destinato al consumo si riduce di circa 1.000 euro al mese. A fronte di tale riduzione, si assiste ad una ricomposizione della spesa. Una quota maggiore viene destinata ai bisogni insopprimibili, quali l’alloggio (+5%), in particolare nelle spese per il mutuo e l’affitto e l’alimentazione (+2%). A farne le spese è soprattutto il tempo libero (-6%), in tutte le sue forme ad eccezione dei pasti fuori casa la cui quota sul totale rimane stabile. Altra voce di spesa che perde quota sul totale è quella dei servizi alla famiglia (-1%), ovvero quei consumi di supporto quali baby sitter, domestiche, etc sostituiti dal lavoro svolto direttamente dal familiare. Lo scivolamento dalla famiglia "media" a quella "basso spendente" si concretizza in una riduzione complessiva di oltre 600 euro al mese del budget destinato ai consumi. In questo passaggio, si osserva un adeguamento significativo della spesa in vestiario e calzature, il cui peso sul totale della spesa si riduce di circa tre punti percentuali.
Al crescere della spesa diminuisce il peso di casa e alimentazione: è quanto emerge da uno studio di Ref per Coop.