Settembre 2012. Adeg, insegna austriaca di retail con una rete di piccoli supermercati, in genere in località rurali, fa parte del gruppo Rewe.
Nei suoi supermercati, anche più piccoli, come RetailWatch è in grado di documentare, ha nella barriera cassa l’ufficio postale, con tutte le operazioni abilitate, dal conto corrente ai risparmi, al pagamento dei bollettini. È un servizio prezioso perché, come in Italia, gli uffici postali nei centri minori stanno chiudendo o sono fortemente ridimensionati nei servizi e negli orari di apertura al pubblico.
La rete di Adeg sopperisce a questa situazione e ha stretto un accordo con il Ministero delle poste, ospitando l’ufficio postale nella sua barriera cassa, risolvendo in un sol colpo un problema economico (quello della Posta) e sociale (i cittadini che vedevano il servizio ridotto).
Lo stesso non avviene in Italia dove gli uffici postali periferici sia delle grandi città, sia, soprattutto, dei centri minori operano già orari ridotti. A volte, addirittura sono aperti tre giorni la settimana. Non dovrebbe essere difficile (e produttivo) per le insegne della distribuzione associata stringere un accordo con il Ministero delle attività produttive e inserire nella barriera casse la Posta.
Utopia?
Punti di forza
Servizi sociali di vicinato, Il supermercato diventa un vero attrattore di cittadinanza, In Adeg la cassa-Posta è subito accessibile nel layout
Punti di debolezza
Aumenta la propensione all’acquisto del non food di cui la cassa è piena
Idea con una pluralità di aspetti positivi. Dalla fidelizzazione, al servizio. Purtroppo da noi incrocerebbe la strada di qualche burosauro, e allora addio innovazione.
Idea assolutamente semplice ma intelligente che rappresenterebbe un vero e proprio cambiamento nello stile di vita di molte persone. Pensate alle code interminabili agli uffici postali (quando sono aperti chiaramente).