Luglio 2012. RetailWatch prosegue sugli scenari che aspettano IDM e GDA e va a colloquio da Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione.
– Cobolli Gigli sottolinea che i rapporti fra le parti devono andare a avanti perché la filiera produttiva finisce, inevitabilmente, nei negozi dei distributori.
– Si rammarica perché un contratto fra privati debba essere, da ottobre, normato per legge.
– Prende atto, comunque della nuova normativa che dalla fine di quest’anno diventerà operativa.
– Tratteggia lo scenario di una diversa competizione fra i brand industriali e le store brand; queste ultime devono guadagnare velocemente nuove quote di mercato in Italia ma auspica anche una maggior internazionalizzazione della distribuzione.
– Sostiene che proprio per l’aumento del peso delle store brand il punto di vendita sarà obbligato a espellere un certo numero di referenze industriali dai suoi lineari.
– Ricorda che il margine dell’attività caratteristica del distributore è molto basso e che l’incidenza del costo del personale è alto.
– I nuovi scenari di mercato, dice ancora Cobolli Gigli, minacceranno sia le piccole-medie imprese dell’industria sia della distribuzione e che molte di queste ultime saranno costrette a ricapitalizzarsi, vista la scarsa liquidità a disposizione e la riduzione del peso degli immobili sul conto economico.