Giugno 2012. Heineken, presente in Italia da oltre 35 anni con quattro birrifici e un’efficiente rete commerciale, reinterpreta la tradizione e ha lanciato nel 2011 sul mercato Strongbow Gold, un sidro con un’immagine moderna e accattivante rivolto ad un pubblico giovane e moderno, alla ricerca di gusti nuovi e originali.
Nella sua bottiglia oro e nero, Strongbow Gold intende rivoluzionare il mondo del beverage italiano e conquistare il momento dell’aperitivo, gli eventi e gli happening di tutta la penisola.
Un prodotto destagionalizzato in sè
Strongbow Gold è una bevanda con gusto frizzante e rinfrescante, poco alcolica (5 gradi), con un aroma intenso e fruttato con una profonda nota di mela; il colore è dorato brillante mentre il sapore è leggermente dolce per riequilibrare il gusto acidulo delle mele. E’ un prodotto ottenuto dalla fermentazione del succo di mela (senza alcol aggiunto) e di alta qualità, con una percentuale di succo di mela superiore al 50%.
Il sidro Strongbow Gold, perfetto tutto l’anno, vuole essere quindi un’alternativa ai tradizionali vini frizzanti, aperitivi, cocktail e ready to drink da condividere in ogni occasione, dall’aperitivo al dopocena, dagli happening alle occasioni di incontro tra amici.
Nuovo prodotto, antica Heineken
L’arrivo di Strongbow Gold in Italia conferma la vocazione innovativa di Heineken, attenta alle nuove tendenze e sempre aperta alle richieste dei consumatori. L’auspicio di Heineken è contribuire ad aumentare la conoscenza e la cultura del sidro in Italia, prodotto che vanta una lunga tradizione nel nostro paese: da qui la scelta di affidare il lancio di Strongbow Gold proprio all’Italia, i cui consumatori, sulla base delle ricerche realizzate in tutta Europa, hanno risposto in maniera particolarmente positiva. Sulla base dei risultati ottenuti Heineken programmerà,nei prossimi anni, il lancio di Strongbow Gold anche in altri mercati.
RetailWatch ha voluto sentire il parere di Cristina Gusmini, group brand manager Heineken sulla strategia che la multinazionale sta adottando per costruire la categoria di riferimento, in modo da non disperdere gli investimenti fatti e far trovare al consumatore il prodotto nella stessa posizione del layout verticale dello scaffale in ogni catena. Un eercizio sempre più difficile ma che in passato alla stessa Heineken è riuscito.
L'impegno di Heineken é lodevole e le risorse messe a disposizione sono importanti. A mio avviso é stato sbagliato il test-country: l'Italia é un paese di grandi bevitori di vino, dove pure la birra ha consumi pro-capite molto bassi (28 litri/anno contro 120 in Germania). Il lancio di un prodotto alcolico, con un gusto davvero strano per il palato Italiano, é un azzardo forse troppo elevato. Inoltre gli investimenti di listing sono stati ingenti e da quanto si evince le rotazioni non sono delle migliori. Siamo sicuri possa camminare con le proprie gambe una volta termineranno i numerosi spot pubblicitari in tv? Io credo proprio di no…