Un corner organizzato, con ogni sezione delineata e differenziata dalle altre ma tutte sotto un umbrella concept forte e d’impatto, in un ambiente, quello dell’aeroporto, generalmente oberato di conrners e brands e dove non è facile emergere dalla mischia.
Ted Baker ci riesce e ci riesce con un temporary shop piazzato nel bel mezzo di un’area confuse, fredda e focalizzata su dare informazioni di viaggio e qualche sedia per riposare, lontano dalla zona clothes and accessories.
Il Sweetshoppe Ted Baker è un angolo di esperienza che emerge forte e chiaro in un panorama aeroportuale ricco e confuso.
Il corner è pensato e pianificato in modo tale che, entrandovi, il mondo Ted Baker ti si chiude attorno, scompare l’aeroporto e si viene a contatto con prodotti curati e scelti con attenzione. Non solo, al Ted Baker sweetshoppe del terminal 5 alcuni prodotti sono venduti addirittura in esclusiva o in prevendita.
Il corner è temporary e dura solo 3 mesi: colorato, caratteristico e in linea con la equity Ted Baker, questo sweetshop al terminal 5 di Heathrow non solo afferma la presenza del brand ma, a differenza di moltissimi altri corner, in 10 metri quadri rafforza sia il brand che la esperienza dello stesso da parte del consumatore.
Se sarà già scomparso quando capiterete a Heathrow, una comparazione puramente fotografica dello stesso concetto di temporary shop, questa volta per il brand Ray-Ban, sempre al terminal 5 di Heathrow, da una idea di quanto valore aggiunto cura, attenzione per la marca e comprensione della shopping experience possano portare a un brand. Bravo Ted Baker.
Voto 5