CocaCola Espagna: inno alla felicità. Perché Spagna si e Italia no?

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CocaCola Espagna: inno alla felicità. Perché Spagna si e Italia no?

Anche Coca Cola Iberia ha voluto rendere omaggio a La Pepa, la Costituzione del 1812. Solo che il modo scelto ha causato un certo sospetto nei quotidiani della destra spagnola.
A lanciare la pubblicità, su Twitter, è stato Marcos De Quinto, il dinamico (e interessantissimo) presidente di Coca Cola Iberia, ricordando che la Costituzione gaditana è stata una delle prime a parlare del diritto alla felicità. E sui cartelloni pubblicitari delle grandi arterie di varie città spagnole come Madrid, Barcellona, Valencia, da alcuni giorni si vede la classica bottiglia della Coca Cola con accanto l’articolo 13 della Costituzione di Cadice: "Obiettivo del Governo è la felicità della Nazione".
Un bell’omaggio nell’anno del Bicentenario, si pensa a prima vista: ricordare uno degli articoli più rivoluzionari e più progressisti di una Costituzione che ha profondamente influenzato i movimenti indipendentisti sudamericani e italiani. E viene da pensare anche come la Spagna, pur condizionata dai pesanti interventi della Chiesa Cattolica e dai vari fascismi che hanno tentato di frenarla, sia sempre il Paese latino che indica la strada a tutti noi che stiamo al Sud. Ci ho pensato proprio oggi, vedendo questa pubblicità della Coca Cola. Ieri era il diritto alla felicità dei popoli e il dovere dei Governi di lavorare per garantirgliela, oggi sono i matrimoni omosessuali, le pari opportunità tra i generi, l’indipendenza delle persone dipendenti (poi arrivano sempre i conservatori al Governo e le brevi esperienze spagnole sanno sempre di primavere troppo anticipate).
Si diceva che questa pubblicità della Coca Cola ha suscitato il sospetto di vari quotidiani conservatori, El Mundo in primis. Non è che Coca Cola sta facendo politica, con questa innocente campagna che vuole rendere omaggio al Bicentenario e che è stata lanciata, guarda caso, proprio nei giorni della presentazione della durissima finanziaria di "lacrime e sangue" del PP e dello sciopero generale contro la legge del lavoro, che restringe i diritti dei lavoratori? Perché ricordare proprio la felicità come obiettivo del Governo, nei giorni più inquieti di Spagna? Da Coca Cola Iberia hanno cercato di tranquillizzare il quotidiano: "La frase è letterale dall’articolo 13; vogliamo ricordare che il 9-10 aprile si terrà a Madrid il Congresso Internazionale sulla Felicità, organizzato dall’Istituto Coca Cola della Felicità" E non solo. Sempre da Coca Cola spiegano a El Mundo che "quando ci chiedono perché adesso, rispondiamo che vogliamo dimostrare come la felicità non sia un’idea tattica di oggi, ma una cosa così rilevante che nel 1812 l’hanno inclusa ne La Pepa".
In realtà l’articolo citato da Coca Cola nel suo messaggio non è completo; il suo testo recita: "Obiettivo del Governo è la felicità della Nazione, dato che il fine di ogni società politica non è altro che il benessere degli individui che la compongono". Se Coca Cola lo avesse citato nella sua interezza, avrebbe dimostrato, 200 anni dopo, non solo l’assoluta attualità della Costituzione del 1812, ma anche quanto l’attuale Governo spagnolo (e non solo lui) si stia allontanando da quel condivisibile obiettivo. Già detto: la Spagna a volte è troppo in anticipo sui tempi. E, viene da pensare, molti suoi cittadini non la meritano, visto come votano (o si astengono dal voto).

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