Aprile 2012. Chi dice che l’ipermercato è in crisi sbaglia di grosso, chi dice che diversi ipermercati si stanno trasformando e adattando è nel giusto.
Tenete conto che il direttore non sa cucinare e quella sera era a dieta, ma ha voluto andare in incognito, come un cittadino qualsiasi al corso di “cucina siciliana” all’Iper-La grande I del Portello a Milano.
– Il luogo. I corsi di cucina si tengono dalle 20 alle 23 con un calendario preciso divisi per menù o per piatti due o tre volte la settimana, in un building adiacente all’ipermercato del Portello. Lo spazio della cucina è diviso in due grandi ambienti: nel primo il grande banco di lavoro, adatto ad ospitare una ventina di persone, con fuochi a induzione, alle spalle forni e frigo. All’opposto un grande tavolo di cristallo apparecchiato e in attesa che i cibi siano preparati e cotti.
– I partecipanti. Sono di età e di censo molto diverso fra loro, giovani e anziani convivono con dirigenti e casalinghe. C’è addirittura una mamma con figlia (da maritare?), gruppi di amiche. Il livello di preparazione è vario: ci sono gli scafati e gli inesperti, ma tutti si amalgano bene nel gruppo grazie alla simpatia e alla competenza delle cuoche.
– Le cuoche. Sono due, vestite di nero per distinguersi dai partecipanti, grembialone bianco, si muovono con abilità. Nelle spiegazioni partono dalle materie prime e su ciscuna perdono molto tempo, così come sui trucchetti della preparazione dei cibi. La simpatia fa si che anche gli inesperti si sentano a loro agio. Ogni tanto riprendono un partecipante, ma lo fanno sorridendo e con dolcezza, ma non la mandano a dire.
– E alla fine… La lezione termina con la cena e i vini (ovviamente della filiera Iper, come molti prodotti usati, ma la marca si vede con discrezione, com’è uso della casa), c’è aria di festa. Le cuoche continuano a tenere amalgamato il gruppo anche con la spiegazione dei vini e i loro abbinamenti.
Punti di forza
Il rapporto valore prezzo, I cuochi, La socialità
Punti di debolezza
Un solo bancone per tutti