Indicod-Ecr, un anno di tendenze e 12 proiezioni

Data:

indicod-(1).jpg

Indicod-Ecr, un anno di tendenze e 12 proiezioni

Dicembre 2011. Indicod-Ecr ha rilasciato alla fine del 2011 uno studio riprendendo articoli e commenti del suo house organ Tendenze.
Lo riassumiamo in alcune pillole perché il lavoro è prezioso e va tenuto sulla scrivania per consultarlo.
1.  La pressione sui prezzi: i prezzi delle materie prime alimentari hanno subito nel 2010 un brusco rialzo per poi consolidarsi nel corso del 2001, ma è stato comunque uno shock. Secondo Prometeia le commodity hanno ritrovato quel ruolo di leading indicator nell’andamento e negli squilibri dell’economia mondiale.
2. Tre proposte per crescere: sostegno ai consumi delle famiglie, misure a favore del lavoro femminile, liberalizzazioni. Le vendite della Gda sono in calo, la pressione promozionale è al 27%. Giuseppe De Rita, presidente del Censis sottolinea che “Il consumatore si muove ormai nella massima libertà”. L’incidenza del food sul totale dei consumi è del 12,7%.
3. Regole: Roger Abravanel e Luca D’Agnese: “Sono troppe le regole sbagliate che limitano la crescita delle imprese, ma sono altrettante le regole non rispettate dalle imprese di un sommerso a livelli record  nel mondo occidentale che devone restare piccole per poter evadere tasse, oneri sociali e costi ambientali, facendo concorrenza sleale alle aziende in regola”.
4.  La manovra economico-finanziaria, l’iva e il futuro. Il largo consumo vede nero. Il reddito pro-capite negli ultimi tre anni è diminuito del 7%. Luigi Bordoni, presidente di Centromarca dice: “Ci vuole più incisività verso la politica da parte di industria e distribuzione”. Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, aggiunge: “Dobbiamo fare una battaglia contro l’immobilità”. Valerio Di Natale, presidente di Indicod-Ecr, sottolinea: Dobbiamo ridurre le inefficienze”.
5. Il futuri sarà sempre più mobile. Smartphone e tablet sono sempre più utilizzati dai consumatori per ottenere informazioni e scegliere. Con le App si riceveranno coupon, si potranno leggere i codici a barre e i QR code, scaricare promozioni e informazioni. “Sarà un cambio culturale e organizzativo” spiega Pierluigi Bernasconi, ad di Mediamarket.
6. Progetti per l’efficienza. Dematerializzazione dei documenti: l’efficienza delle relazioni Idm-Gda passa da qui. L’Edi copre l’87& degli ordini di acquisto. Ma in 52% delle aziende non usa l’Edi perché non richiesto da clienti e fornitori.
7. Gli standard si diffondono. Il catalogo elettronico (GS1 GDSN) si sta diffondendo e arriva il GS1 DataBar, il nuovo bar code più piccolo ma in grado di contenere più informazioni. “Modernizzare e fare efficienza” sottolinea Bruno Aceto, ceo di Indicod-Ecr.
8. Una visione strategica per la supply chain. Questo può creare un vantaggio competitivo per chi riesce a muoversi in processi e sistemi non ancora “standardizzati”.
9. Dodici trend per i prossimi dieci anni:

a.    Maggior urbanizzazione
b.    Invecchiamento della popolazione
c.    Maggiore diffusione della ricchezza
d.    Impatto crescente della tecnologia consumer
e.    Aumento della domanda di servizi consumer basati sul web
f.    Maggiore importanza di salute e benessere
g.    Crescente preoccupazione del consumatore in merito alla sostenibilità
h.    Spostamento del potere economico
i.    Scarsità delle risorse naturali
j.    Aumento della pressione normativa
k.    Rapida adizione di competenze tecnologiche da parte della supply chain
l.    Impatto delle tecnologie IT di nuova generazione

Punti di forza dello studio
Ampiezza dell’analisi, Contributi

Punti di debolezza

Fotografie delle persone non chiare, Domenica: battaglia non condivisa da molti consumatori

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.