COOP tenta la strada della gastronomia con FiorFiore

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COOP tenta la strada della gastronomia con FiorFiore

Dicembre 2011. L’esperimento del temporary store di via Garibaldi a Milano nel mese di dicembre è in linea con altre iniziative di Coop sul fronte dell’innovazione sia di formato che di modalità di presentazione dei suoi store brand: ricordiamo il temporary restaurant all’ultima edizione di Cibus Tour e la nascita a Parma di Tutto Coop Solo Food , il primo punto vendita interamente dedicato ai prodotti a marchio Coop.

Tutte le store brand in vetrina
Sono stati protagonisti i prodotti della linea Fior Fiore Coop, il meglio della gastronomia di casa nostra con oltre 250 specialità trovate da Coop scandagliando i territori e spaziando dai prodotti confezionati (latticini, salumi, gastronomia fresca e prodotti surgelati) sino a arrivare alle carni bovine (dalle razze tipiche alla scottona), avicole (dal galletto livornese al cappone, alla faraona) e alcune varietà selezionate di ortofrutta. Si va dal parmigiano reggiano dop che nasce sull’Appennino Reggiano (stagionatura minima garantita di 30 mesi, ambiente incontaminato, mucche che vivono a oltre 600 metri di altitudine) al cioccolato fondente di Modica la cui origine si perde nel Settecento siciliano, dal Pecorino di Farindola del Presidio Slow Food salvato dall’estinzione al progetto di vera filiera del Pecorino di Fossa di Sogliano dop.

Aumentano le vendite
Fior Fiore Coop continua a crescere a un ritmo sostenuto e assolutamente in controtendenza rispetto alle evidenti difficoltà del momento (+23,6% nei mesi gennaio/settembre 2011 su gennaio/settembre 2010) con la filiera dei salumi (solo suini nazionali, allevati per 11 mesi e oltre, lunghe stagionature e lavorazioni artigiane) a far  da traino.
“Per Coop è un esperimento innovativo – spiega Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia – cibi e territori definiscono la nostra identità e noi abbiamo il compito di fungere da trait d’union fra chi produce e chi consuma nel nome di un principio di fondo che ci sta caro: la democrazia del gusto, ovvero la possibilità che si realizza proprio attraverso un marchio popolare come è il nostro di far diventare accessibile, sia in termini di maggiore reperibilità che di contenimento di prezzo, autentiche prelibatezze di casa nostra”.

Punti di forza
Innovazione, Sperimentazione, Nuovo canale

Punti di debolezza
Conto economico di difficile equilibrio con prodotti di nicchia, Manca il vino, Mancano le informazioni come educational già sperimentate da Coop NordEst all’EuroTorri di Parma, forse l’esperimento vero sarebbe stato quello di approfondire il format di Parma, ma si può fare anche in futuro
 

3 Commenti

  1. visitato negozio corso garibaldi che risponde al presente con dentro tanto passato complimenti e andate avanti!!

  2. Onestamente il problema del vino mi sembra marginale, può essere una mancanza ma nulla di trascendentale. Mi sembra ben organizzato, forse un pò limitato negli spazi ma un ottimo strumento di trading up per il brand. Potrebbe essere l'inizio di una serie di piccoli store simili a gastronomie da fare nei centri città. Personalmente utilizzo alcuni prodotti FiorFiore e sono davvero di ottima qualità.

  3. Esperimento interessante, l'ho visitato anch'io, ma un negozio non può vivere solo di suggestioni, deve dare risposte ai bisogni e ai desideri dei clienti che sono quotidiani. Ha fatto bene l'articolista a mettere in risalto che non c'è vino FiorFiore: possibile che con tutte le cooperative ei consorzi non si riesca ad produrre un vino a marchio di buona qualità compreso fra i 5 e gli 8 euro?

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