Ottobre 2011. RetailWatch ne aveva già parlato a proposito di MediaWorld e del suo esperimento di vending nelle stazione della metropolitana e delle stazioni ferroviarie. Ecco il progetto di Sephora, uno dei più completi negli Usa. L’impianto è compatto, massiccio, le forme di pagamento non prevedono il contante (e questo è un guaio per chi lo tenta in Italia). L’assortimento ridotto, ma il display è chiaro, I prodotti sono per funzione d’uso, manca completamente l’experience, come avviene, del resto, anche su internt. I linguaggi immateriali del branding riescono comunque a tradurre in qualcosa di diverso i significati di Sephora e a ricordare le significanze più rappresentative.
Punti di forza
Politica di branding, Politica commerciale
Punti di debolezza
Investimento, Mancanza di experience
Concordo con questo detto dal Sig. Marco de Carli nel commento precedente: in Italia il vending (se non consideriamo le classiche macchinette del caffé) é ancora poco sfruttato. Il video di Home Plus by Tesco (presente tra l'altro tra i primissimi articoli di Retail Watch) é un esempio geniale di evoluzione del vending. Rimane solo un'incognita: é replicabile in altri stati o solo in Corea?
Utilizzare un canale di vendita self lavora molte bene sulla leva commerciale e allo stesso tempo su quella di comunicazione/branding. Personalmente ritengo che ad oggi ne sia stato fatto, almeno in Italia, un utilizzo parziale e superficiale; mera introduzione di alcuni prodotti, in accordo con il dott.Rubinelli, con una debole esperienza e investimento nonchè introduzione di category. Questo canale commerciale ha un grande potenziale tra cui l'utilizzo per il lancio di nuovi prodotti, piuttosto che alcuni prodotti di nicchia che lavorano sulla stessa esperienza di acquisto che abbiamo nel digitale, ossia che non richiedono la prova oppure che riguardano di più la sfera dell'impulso all'acquisto. La dimensione self integrata all'unica sfera di acquisto che spazia tra il digitale e il fisico è la chiave per mappare il territorio e rafforzare l'identità di marca, migliorare la presenza intercettando nuovi clienti che poi vengono reindirizzati verso il negozio e infine un ulteriore asset di vendite. Le modalità di acquisto, infine, per la dimensione self devono essere tanto veloci quanto pratiche allineate con la dimensione digitale, quindi un braccio fisico di questo. Questo esempio risponde in parte a questi obiettivi. Chi riuscirà a lavorare su queste dimensione acquisirà un vantaggio difficile da raggiungere e se dovessi prendere parte ad un progetto di questo tipo lavorerei su tre dimensioni fondamentali: semplicità di utilizzo, velocità e empatia nell'acquisto, continuità e interazione con la sfera digitale unita alle attività di marketing. Un esempio degno di nota a mio personale e modesto avvisto. http://www.youtube.com/watch?v=fGaVFRzTTP4