Pzero, l’anima di gomma e il superstore di Pirelli

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Pzero, l’anima di gomma e il superstore di Pirelli

Settembre 2011. E’ Articolato in due livelli, per un totale di 1500 metri quadrati: il primo flagship store della P Lunga (corso Venezia,1). Il progetto dell’architetto Renato Montagner, direttore creativo delle collezioni, si configura come un archetipo destinato a scrivere un nuovo capitolo dello shop-design, delle merceologie e dei servizi.
La strada, ma soprattutto ogni movimento che la percorre (automobilistico, motociclistico e pedonale) entrano fisicamente nel punto vendita.

Le innovazioni. Tra le innovazioni strutturali, l’Officina, la parete anecoica, il rubber carpet, Robostock (il primo robot magazziniere), il gatto Meo Romeo di Bruno Munari, i camerini materassini e il ponte nautico. Numerosi, i servizi e gli special project che debuttano con questa inaugurazione. A partire dal P. spoke: la sartoria delle sneaker su misura; le prime con suola in cuoio e completamente reversibili, come una calza. A rotazione, nell’area gum design, si susseguiranno progetti in cui il know-how di PZero si sommerà a quello di altri brand. Si inizia con il cappello Borsalino pneumatico e un set di bagagli Valextra cinturato Pirelli. (vedi scheda allegata)

Social shopping. Le immagini dei mitici calendari Pirelli, ma anche le gare di Formula 1, i back stage dei garage e le regate saranno proiettati sul video wall del PZero lounge. In tal modo gli appassionati delle varie discipline potranno darsi appuntamento e riunirsi per gruppi d’interesse come nei social network: con la nuova logica aggregativa del social shopping.

L’elenco dei dettagli
Gli esterni/ RUBBER CARPET.  Sopra l’ingresso, una pensilina di battistrada chiodato con led a basso consumo (vedi scheda illuminazione), coniuga idealmente le luci dei China theatre con l’engineering della PLunga,  introducendo il pubblico nelle emozioni della gomma.  

Il PRIMO LIVELLO
All’interno/L’OFFICINA.
Tracce di binari, impronte di vecchi macchinari sui pavimenti di legno, manifesti, foto d’epoca e cartelloni dell’advertising d’autore Pirelli: cemento, piastrelle e acciaio. Arredi e allestimenti delineano subito una dimensione industriale. Da un lato nei casellari metallici, le calzature: il camminare Pirelli PZero  dalla strada al punto vendita e viceversa. Tutti gli elementi di arredo sono sulle ruote come bancali mobili. Mentre, il percorso continua come in una catena di montaggio.
 
La parete anecoica/ GUM DESIGN.
Una parete anecoica – la stessa fonoassorbente utilizzata negli stabilimenti dove si testano i pneumatici – contraddistingue lo spazio del gum design. Qui saranno presentati a rotazione, progetti in co-branding nei quali la gomma entra nel design e viceversa. La sera dell’inaugurazione l’area ospita la Lamborghini Miura gialla cinturata Pirelli. 

Il su misura/P. SPOKE: la prima sneaker reversibile con suola di cuio.
Il corner delle calzature Be spoke PZero: sneaker tagliate e costruite come abiti su misura; personalizzabili nei colori dei lacci, delle solette (come le sei diverse mescole dei battistrada della F1 utilizzati nei Gran Premi) e della pelle. Il tutto, selezionando i materiali dalle apposite cassettiere in legno.  Eccellenza di questa nicchia, la prima sneaker con suola di cuoio. Grazie alla costruzione con tecnica revers, la scarpa viene cucita al rovescio come un sacchetto, poi rivoltata e rimessa in forma: si rovescia completamente come una calza. Per le prove, sono a disposizione sedili di auto vintage fissati a una parete di piastrelle rettangolari da officina.

Memorabilia/ MOTORE DELLA MEMORIA.
La Maserati 250F che ha gareggiato in Formula 1 dal 1954 al 1960 e che ha conquistato numerose vittorie con piloti mitici come Juan Manuel Fangio, fa partire il Motore della memoria: una galleria di immagini e documenti storici Pirelli, ripresi e rielaborati negli interventi sui capi memorabilia. 

Camerini/MATERASSINI. Camerini rivestiti con la tela impermeabile dei materassini da mare prodotti da Pirelli negli Anni ’60.

LA SCALA MOBILE. Elemento esaltato nelle sue componenti meccaniche e di gomma, in un meccanismo da Metropolis.

LE SCALE METEREOLOGICHE. Le scale di marmo come supporto per proiezioni di pioggia, neve, sabbia e mare: previsioni metereologiche; avvicendari di situazioni climatiche a ognuna delle quali corrisponde uno specifico fondo Pirelli.

Il SECONDO LIVELLO.
L’area kid/Il GATTO MEO ROMEO.
Una parete a specchio con fumetti stile ardimento Anni ’50, introduce nell’atmosfera del kid. Capi e calzature sono esposti su cubi mobili di costruzioni giocattolo. Mentre, sull’area si eleva un gigantesco gatto Meo-Romeo di Bruno Munari: il pupazzo in gommapiuma Pirelli ideato dall’artista nel ’49.

Il magazzino/ ROBOSTOCK. Il primo magazzino a vista con un robot che seleziona le calzature da provare, depositandole su un nastro trasportatore che arriva direttamente al cliente. 

Le aree del movimento/ HOSPITALITY. Strutture mobili con cavi e carrucole ricordano le barche la vela ma anche l’hospitality mobile dei Gran premi. Siamo nelle aree del movimento: la griglia delle biciclette e il Maxi schermo con video di Formula 1. Lo spettacolo delle corse automobilistiche sponsorizzate da Pirelli diventa fonte d’ispirazione per una linea con sottili riferimenti al mondo dell’autodromo.

La nautica/Il PONTE. Area pavimentata in teak, come il ponte di una barca. In alto, sulla parete, è incastonata la sezione di un gommone. Sotto, l’abbigliamento e gli accessori Pirelli PZero per la nautica.  

I camerini/PACK ROOM.  Camerini ricavati da casse per l’imballaggio.
I suoni/SOUND IDENTITY. Ogni area è caratterizzata da suoni e rumori industriali, curati dal DJ Stefano Fontana, in sintonia con il prodotto esposto. Per rimarcarne l’identità anche in termini subliminali.

Punti di forza
Location, Ampia superficie, Multisensorialità, Uso di molti materiali, Branding, Storia vs Futuro, Tecnologia, Layout, Experience

Punti di debolezza
Investimento elevato, uso massiccio del nero e dei colori scuri che appesantiscono l’ambiente

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