Settembre 2011. A volte capiterà anche a voi di arrivare in una località non conosciuta e di avviarvi in spiaggia senza aver desinato. Sono le 14 e 40 di sabato 24. Avvistiamo un chiosco e chiediamo a un signore sorridente (il direttore, il proprietario?) se si può mangiare. “Stiamo sparecchiando, ma se vi accontentate, ve la offriamo volentieri, accomodatevi pure”. Ci serviamo di una insalata mista, una macedonia di frutta e cinque o sei pasticcini (complimenti davvero, buonissimi). Ci sediamo, la cameriera ci chiede cosa vogliamo bere. Acqua minerale. Alla fine un caffè. Siamo rimasti gli unici nel grande chiosco. Chiediamo il conto: 7.50 euro per le bevande e il caffè, offre il direttore del Gallia Hotel Palace. Oops, non ci eravamo accorti di dove eravamo entrati. Nessuno ce l’ha fatto notare, né il direttore che ci ha accolti con semplicità e rara squisitezza, né il personale. Dite la verità: nei vostri negozi, nei vostri ristoranti, nei vostri alberghi accogliete sempre le persone, chiunque esse siano in questo modo? No, vero? Ma qui al Gallia, evidentemente, siamo in un altro mondo, cliente misterioso o meno, una vera lezione di marketing dell’accoglienza.
Al Gallia Hotel Palace di Punta Ala, Grosseto conoscono molto bene l’accoglienza
Data: