UPIM – OVIESSE, viste dal WEB
La rete non è solamente un illimitato contenitore di informazioni, un’enciclopedia telematica immediata, dalla memoria infinita. Parlando di mercato B2C, il web è soprattutto il collettore del percepito, delle opinioni provenienti dal mondo dei consumi. Motori di ricerca, forum tematici, blog, social network disegnano qualitativamente e quantitativamente un posizionamento di brand che molto spesso è antitetico al messaggio pubblicizzato. Pertanto i nuovi modelli di marketing che prescindono dall’osservazione della rete sono parziali. Tuttavia, data l’ingente quantità di informazioni, una delle leve di marketing più importanti è la loro osservazione e scrematura al fine di selezionare solo i contenuti affidabili.
Fin dalla prima lettura dei risultati provenienti dai classici motori di ricerca si riesce a diagnosticare una visione della percezione prodotto/brand da parte del consumatore.
Upim e Oviesse sono le espressioni più conosciute del magazzino tessile di fascia media in Italia. Un mercato potenziale da spartire attraverso due filosofie commerciali molto differenti tra loro da un punto di vista imprenditoriali, di heritage e di struttura retail. Un posizionamento di brand segnato dalla storia delle due catene, dalle location, ma anche e soprattutto dal semplice percepito del pubblico.
In Rete, molti di questi ambiti vengono affrontati con contenuti appropriati e attendibili.
Inoltre un’ottimale strategia di comunicazione mirata al www accorcia i tempi di recupero di posizionamento d’immagine se si parla di concorrenza diretta. Nel caso di costruzione di un nuovo posizionamento o filosofia di marca, il web crea aspettativa e passaparola, accelerando in modo significativo il risultato percepito. Questo è proprio il punto di partenza nel processo di acquisizione progressiva di Oviesse nei confronti degli store Upim o della loro trasformazione in Upim POP.
La presenza digitale per entrambe le catene è particolarmente evidente, specie per il brand Oviesse. Il volume di ricerca di quest’ultimo, risulta essere il doppio rispetto a Upim (ricerca per Italia, anno 2010). Anche i trends di ricerca per volume di richieste, segnalano una netta preferenza del pubblico per il brand veneto. Esistono poi forme di interrogazioni indirizzate verso i temi relativi alle dinamiche societarie di acquisizione. Quest’ultime rientrano in categorie di ricerca definite come pura informazione (stampa), ma questi sono esclusi in ambito di marketing pro consumatore. Ben diverso sarebbe il loro utilizzo, in fase di commento di posizionamento d’insegna sugli organi di informazione nazionale.
Nella categoria social le due catene si fanno notare per alcune azioni mirate di marketing della comunicazione virale. Significativo il caso di Upim POP su Facebook (alcune migliaia di clienti iscritti). Attivo il servizio di collegamento all’azienda, attraverso consigli, suggerimenti e indicazioni quasi in tempo reale.
E’ pur tuttavia evidente che vi sia una serie di gruppi spontanei non ufficiali, che in qualche modo sviano l’attenzione dal profilo ufficiale d’azienda. Forse potrebbero essere utilizzati come influenzatori della Rete.
Da sfruttare meglio il canale YTube. Meno istituzionalizzato rispetto a tools similari, ma altrettanto seguito con curiosità ed interesse. Anche in questo caso da segnalare l’esperienza Upim Pop con Radio 105.
A volte basta un “cinguettio”: un commento di 160 caratteri postalizzato sul web che istantaneamente arriva sul mobile di ogni follower. Oviesse e Upim si dedicano con estrema attenzione alla natura del social, ma mentre Oviesse è molto presente come catena (oltre 130.000 risultati di ricerca in meno di un secondo – fonte motore di ricerca), Upim lo è attraverso l’insegna POP. E’ chiaro che sia una scelta di coerenza con il proprio target di consumatori.
Interessante l’analisi del percepito sui blog (fatta salva l’attendibilità del blogger). Oviesse e upim vengono viste con occhi differenti anche se tecnicamente accedono ad un mercato potenziale molto similare. Mentre Oviesse ha costruito una serie di blogger spontanei molto vicini alla filosofia del marchio, upim NO. Upim POP ha , invece, iniziato un lungo percorso di costruzione di riconoscibilità di brand che per sua natura, non può non passare che dal web.
Estremamente positiva l’esperienza di OVS Kids Blog: eccellente idea.
Il confronto
Canale
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Oviesse
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Upim
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Presenza Web
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assidua,
con volumi interessanti. Specie ricerca informativa. Voto: 5
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volumi
significativi. Alcune note negative relative al passato commerciale o cambio di proprietà della società. Voto 4
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Social
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presente,
con decise prospettive di miglioramento, sia nell’impostazione di marketing, che nei contenuti. Voto 3
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in
generale. Di tutt’altra impostazione per il marchio Upim POP. Voto 2
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Canali
web video
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alcune
esperienze degne di nota digitale. Voto 3
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valutazione
relativa solo per l’insegna POP. Voto 4
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Blog
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ottima
la presenza e il rapporto con i blog d’influenza per il proprio target. In particolar modo ottimale il posizionamento nelle categorie bambino e mamme. Voto 4
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quasi
assente per l’insegna Upim. Altra filosofia per Upim POP. Il blog utilizzato quale cassa di commento per eventuali iniziative in store. Voto 2
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Forum
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una
categoria di web frequentatori, da non trascurare. Bassa la presenza istituzionale del brand sebbene i volumi di ricerca siano di alcune di decine di milgiaia di interrogazioni al secondo. Voto 2
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alcuni
strettamente indirizzati al mondo del lavoro. Non sempre siamo davanti ad un percepito di brand positivo: specie per le vicende di vendita/acquisizione dell’azienda durante l’ultimo quinquennio. Voto 1
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