Santambrogio/ADM, Coum/Carrefour, Mori/UniCoopFirenze: le domeniche…
Settembre 2018. Continua sul web il tormentone sulle chiusure domenicali per le plurime sviste del Governo che non capendo l’importanza delle domeniche si arrocca per difendere l’indifendibile.
Coloro che proponevano referendum e votazioni on line su questo argomento non hanno voglia di ascoltare la voce dei cittadini-consumatori.
D'altronde le chiusure domenicali erano nei programmi sia del 5stelle sia della Lega. I cittadini li hanno votati e adesso i politici e il Governo chiedono l’applicazione del Contratto.
A proposito delle domeniche RetailWatch ha voluto sentire il parere di Giorgio Santambrogio, Presidente di ADM, Associazione della distribuzione moderna e Ad di Gruppo Végé, di Stéfane Coum, Ad di Carrefour Italia.
Ecco dapprima l’intervista a Giorgio Santambrogio
Segue l’intervista a Stéfane Coum
La posizione di UniCoopFirenze
Più articolata la posizione di Daniela Mori, Presidente di UniCoop Firenze che in una recente intervista a Repubblica dice:
“In una società dove si vive meglio, ci vogliono delle regole sulle aperture domenicali. Abbiamo contrastato le aperture selvaggi prima di Salvini e di Di Maio. Fummo i soli nella gdo a opporci, insieme alla Cei, i sindacati e alla Regione Toscana, alla deregulation di aperture delle domeniche e degli orari, a favore della concertazione con gli enti locali.
La domenica teniamo chiusi più della metà dei nostri 104 punti di vendita. I 44 che aprono scelti a seconda delle necessità del territorio, lo fanno solo di mattina in modo che i lavoratori possano andare a pranzo a casa e essere liberi il pomeriggio.
Si lavora a turno e su base volontaria e con un’aggiunta di salario prevista dal contratto di lavoro.
Non c’è solo un modo, salviniano, di costruire l’identità nazionale.
I consumi sono rimasti gli stessi. La spesa la domenica è a scapito degli altri giorni.