Maggio 2019. Il primo, vistoso, eccesso, in senso positivo di Dekalb è che all’ingresso, ben visibile e soprattutto integrato, opera un Trader Joe’s (leggi qui), l’anarco-discount-supermarket (di proprietà di Aldi, ricordatelo sempre) che se ne fa un baffo delle marche e delle tradizioni del grocery e inventa qualcosa di diverso per ogni location che occupa.
E poi al 445 di Albee square west a Brooklyn-NY cè questo esempio di gigantesca food court con un layout, voluto, a labirinto con 50 spazi di somministrazione e di asporto che genera un flusso di clienti a qualsiasi ora della giornata.
Addirittura c’è la presenza del supermercato newyorkese Forager con la sua parte di ristorazione che si cimenta a fianco a ristoranti italiani e francesi e vietnamiti e americani e argentini e… Insomma un insieme di diversità che, insieme, hanno un gigantesco punto di forza: la capacità di attrazione.
Punti di forza
. L’offerta complessiva e diversificata
. La capacità di far stare insieme discount-supermarket e food court
. La possibilità del take away
. L’offerta per frazioni della giornata
. Ambiente caotico e divertente, da mercato e street food contemporaneamente
Punti di debolezza
. Pochi posti a sedere soprattutto nei momenti di picco
. Prezzi medi decisamente alti anche per gli americani
La sostenibilità di Dekalb Market Hall, Brooklyn, NY
Coerenza fra il posizionamento e la sua realtà 5
Distintività e rilevanza versus i competitor 5
Rapporto experience-prezzo 4
Sostenibilità 4
Attenzione alle nuove tecnologie e all’innovazione 4
Attenzione ai millenials 4
Attenzione ai senior 3
Creazione di una community 3
Trasparenza 3
Scala di valori da 1 a 5, 1 basso, 5 elevato