Il futuro è il presente e nel consumo vale la biografia di ciascuno di noi

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Il futuro è il presente e nel consumo vale la biografia di ciascuno di noi

Luglio 2018. Quel che conta è capire, studiare il consumo per costruire una cultura del consumo. Riassumere una giornata di analisi di Future Concept Lab non è di certo agevole (Workshop Tendenze del consumo, Giugno 2018) per l’ampiezza e la densità di contenuti.
 
La evidenziamo elencando, a nostro giudizio, i passaggi chiave, quasi degli slogan. Poi se volete approfondirli chiamate il sociologo Francesco Morace e l’antropologa Linda Gobbi.

  1. Convivere con la tecnologia non è mai stato così facile: crea una intimità profonda.
  2. Siamo il consumo di noi stessi. Al centro del consumo c’è l’ego del consumatore, di ciascuno di noi; il virtuale moltiplica cosa siamo e cosa facciamo e cosa pensiamo.
  3. Il digitale amplifica non automatizza le nostre consuetudini di acquisto e di consumo, è un aggiornamento costante e permanente.
  4. La nostra biografia, chi siamo, ha una centralità mai riscontrata. È un cambiamento epocale. Siamo continuamente aggiornati e sollecitati a fare, guardare, condividere.
  5. Il consumo non è più il punto di arrivo ma è lo strumento per proiettare la nostra biografia.
  6. L’acquisto ponderato e l’acquisto di impulso sono ormai un tutt’uno, si fondono grazie al filtro della tecnologia.
  7. Chi produce, chi vende deve metterci la faccia, con la sua firma inizia un percorso di autorialità.
  8. Le persone amano i piaceri minimi e densi.
  9. Quello che le persone desiderano sono gli assistenti virtuali fidati.
  10. C’è un rischio: il consumo di noi stessi. Il futuro? È nella immaginazione. La nostra.
  11. Il futuro è presente e tiene conto del passato.

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