La personalizzazione mette fine alla contrapposizione on e off line: il caso Converse

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Luglio 2019. Il flgaship di Converse a NY-Manhattan è già stato oggetto di un approfondimento (leggi qui). Siamo tornati per verificare la bontà delle scelte fatte dal retailer-produttore proprio in tema di personalizzazione.

Nel nuovo flagship per i servizi al -1 non trova più posto lo spazio donna. Il laboratorio è stato ristrutturato, come il bancone di accoglienza dove i 5 tablet sono stati raggruppati in uno solo. È una razionalizzazione, evidentemente, obbligata da 2 anni di apertura su piazza e dalle migliaia di visitatori accolti.

Il fatto di lasciare la regia della personalizzazione al tablet è emblematico del superamento della contrapposizione fisico-virtuale. L’accettazione soprattutto dei millenial, ma anche dalle più giovani classo sociali, dei contributi di internet alla vita quotidiana e allo shopping ha permesso a Converse di razionalizzare lo spazio e il servizio che appaiono nella loro semplicità, grazie a una esposizione razionale che lascia spazio ai singoli particolari e alle singole possibilità di personalizzare la propria snicker.

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