Vi ricordate che il 3 dicembre c’è il Forum Internazionale su alimentazione e nutrizione di Barilla?

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Ottobre 2019. Portare il dibattito sulla sostenibilità alimentare e ambientale su un piano concreto attraverso l’individuazione di soluzioni alla portata di tutti: questo è l’obiettivo ambizioso che si è posta la Fondazione Barilla organizzando la decima edizione del Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, che si terrà a Milano il prossimo 3 dicembre. Organizzata in collaborazione con National Geographic Italia, United Nations Sustainable Development Solutions Network (UN SDSN), Center for European Policy Studies (CEPS), il Columbia Center for Sustainable Investment (CCSI), il Santa Chiara Lab – University of Siena (SCL) e la Global Alliance for the Future of Food (GAFF), vedrà la presenza di alcune delle più importanti personalità al mondo della società civile, del settore privato, della ricerca e della scienza impegnate nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Sul palco si alterneranno Ertharin Cousin, Distinguished Fellow, Global Food and Agriculture, Chicago Council on Global Affairs, Mario Monti, Senatore a Vita della Repubblica Italiana nonché tra i primi ispiratori di Fondazione Barilla, passando per Hilal Elver, relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo, Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia e Jessica Fanzo, PhD Bloomberg Distinguished Professor of Global Food and Agricultural Policy and Ethics, John Hopkins University. Mai come quest’anno l’impegno è quello di chiamare all’azione istituzioni, organizzazioni, ricercatori e cittadini, attori fondamentali nella costruzione di un nuovo percorso di sviluppo sostenibile.

“Non abbiamo più molto tempo. L’umanità ha coltivato per decenni un’idea di sviluppo e progresso basata sulla convinzione che le risorse del pianeta fossero illimitate, ma esistono ampie evidenze scientifiche che dimostrano che non è così. Dobbiamo cambiare prospettiva, ragionare in termini globali e agire a livello locale, concretamente ora. Quest’anno, alla decima edizione del nostro Forum, abbiamo deciso di compiere un ulteriore passo in questa direzione, coinvolgendo tutti, dal settore privato ai cittadini, per gettare le basi verso un futuro inclusivo, resistente e prospero, che metta il cibo – nella sua dimensione economica, sociale e ambientale – al centro dell’agenda di sviluppo”, ha dichiarato Anna Ruggerini, Direttore Operativo della Fondazione Barilla.

Il prossimo 3 dicembre, presso The Mall, si terranno quattro sessioni tematiche dedicate agli stretti rapporti che ci sono tra alimentazione, clima e salute; al ruolo giocato dall’intero settore alimentare per il raggiungimento degli SDGs; al ruolo delle nuove tecnologie nel futuro della sostenibilità e all’importanza delle comunità indigene nel custodire tradizione e biodiversità. La giornata si concluderà con alcuni workshop di approfondimento paralleli che vedranno molti protagonisti ed esperti del settore provenienti da ogni parte del mondo.

BCFN E IL SETTORE ALIMENTARE: “FIXING THE BUSINESS OF FOOD: THE FOOD INDUSTRY AND THE SDG CHALLENGE”

La Fondazione Barilla (BCFN), la Sustainable Development Solutions Network (SDSN), il Columbia Center on Sustainable Investment (CCSI) e Santa Chiara Lab – Università di Siena (SCL) hanno unito le forze per promuovere azioni concrete volte ad accelerare i progressi verso lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare. Lo studio di Fondazione Barilla dal titolo Fixing the Business of Food: The Food Industry and the SDG Challenge, lanciato a New York, a margine della 74° Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che sarà presentato nel corso del Forum, traccia un quadro delle azioni già implementate dal settore alimentare e lancia una call to action ai suoi leader, indicando le azioni che andranno adottate, da qui al prossimo futuro, per accelerare il processo di trasformazione e arrivare a una gestione sostenibile del cibo, della terra, dell’acqua e degli oceani:

  • promuovere e sviluppare diete sane e sostenibili
  • identificare processi di produzione sostenibili
  • sviluppare filiere alimentari sostenibili
  • essere “good corporate citizen”

Siamo fortemente convinti che sia necessario un cambiamento nelle pratiche aziendali e negli standard di monitoraggio e rendicontazione per promuovere la trasformazione verso sistemi alimentari sostenibili. L’obiettivo è chiamare le aziende a ripensare i modelli di produzione e consumo alimentare a partire dalle conoscenze tradizionali e dai sistemi di approvvigionamento fino ad arrivare a nuovi sistemi di valutazione più armonizzati, sistematici e comparabili”, ha commentato il Prof. Angelo Riccaboni, Membro Leadership Council SDSN e Presidente Santa Chiara Lab Università di Siena.

SU-EATABLE LIFE, IL PROGETTO EUROPEO CHE MIRA A RIDURRE L’IMPATTO AMBIENTALE CONNESSO AL CIBO

Il Forum sarà l’occasione anche per presentare un primo aggiornamento sul progetto Su-Eatable Life – “Ridurre le emissioni di carbonio e l’impronta idrica nell’UE attraverso diete sostenibili” – che mira a esaminare gli effetti che l’adozione di diete sane e sostenibili hanno sui consumi idrici e sulle emissioni di CO2. Oggi, in Europa, il sistema alimentare è responsabile del 30% circa delle emissioni di gas serra e del 44% di consumo di acqua. Partito a settembre 2019 e realizzato da Fondazione Barilla insieme alla Sustainable Restaurant Association, a GreenApes e alla Wageninen University, il progetto mira a realizzare una serie di attività presso mense universitarie e aziendali in Italia e nel Regno Unito, combinando attività educative e informative con l’offerta di piatti sostenibili e l’uso di una piattaforma digitale dedicata, per coinvolgere attivamente i cittadini europei ad adottare un’alimentazione sana e sostenibile.

Obiettivo: dimostrare che questo tipo di dieta ha benefici sia per le persone che per l’ambiente, con un risparmio stimato di circa 5.300 tonnellate di CO2 eq. e di circa 2 milioni di metri cubi d’acqua.

UNO STUDIO SCATTA UNA FOTOGRAFIA SULLO STATO DEI SISTEMI ALIMENTARI IN ITALIA IN RELAZIONE AGLI SDG’S

Il decimo Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione sarà anche l’occasione per presentare lo studio dal titolo “Lo stato dei sistemi alimentari in Italia”, che si basa sulle evidenze del Food Sustainability Index (FSI), l’indice realizzato da Fondazione Barilla in collaborazione con The Economist Intelligence Unit che analizza le performance di 67 Paesi in base alla sostenibilità del loro sistema alimentare per il raggiungimento degli SDGs. Lo studio parte dai tre pilastri alla base dell’FSI, ovvero agricoltura sostenibile, sfide nutrizionali e perdite e spreco di cibo, per fotografare le best practices e le sfide ancora da affrontare nel nostro Paese.

Per scoprire l’agenda e partecipare al Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione, è possibile registrarsi al sito www.barillacfn.com. Sarà inoltre possibile assistere al Forum live sul sito della Fondazione, sul canale Youtube e su Twitter seguendo l’hashtag #BCFNforum o l’account ufficiale @BarillaCFN.

Il giudizio di RetailWatch

Il BCFN Barilla va seguito forse più degli altri dieci anni, perché è cambiato:

. lo scenario economico e politico internazionale,

. c’è una nuova sensibilità grazie a Greta Thunberg che coinvolge ragazzi ma anch persone adulte di tutti i ceti verso i tempi dell’ambiente,

. secondo gli studi degli scienziati più accreditati mancano 18 mesi all’aumento probabile e possibile di 1,5°, grazie alle emissioni di CO2. Diciotto mesi sono un’inezia e passeranno in un soffio e probabilmente non riusciremo a non far salire la temperatura del globo, ma è necessario che le imprese e soprattutto le multinazionali si cimentino in un disegno di lungo periodo per parlare di ambiente e di buona nutrizione, di buona filiera e di buone materie prime, anche per combattere la CO2 che è il principale problema dell’ambiente. Barilla sta facendo questo sforzo da dieci anni e va sostenuto il suo impegno.

. Forse bisognerebbe adeguare il linguaggio che riguarda l’impatto ambientale e anziché parlare di cambiamento bisognerebbe parlare di emergenza. Sappiamo bene che è un linguaggio più crudo e difficile da far digerire ma è un termine di verità.

Credit photo: Silvia Landi

1 commento

  1. Ottime prescrizioni: agricoltura sostenibile al centro delle politiche di sviluppo industriale e allo sviluppo di nuove fonti energetiche.

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