Migliora l’impronta ecologica di Sofidel. Lo dice l’Environmental Paper Company Index (EPCI) di WWF

Data:

Dicembre 2019. Sono stati pubblicati i dati dell’edizione 2019 del report Environmental Paper Company Index (EPCI) di WWF, lo strumento biennale proposto dall’organizzazione ambientalista alle aziende del settore cartario e della cellulosa per valutarne trasparenza e impegno in materia ambientale. L’indice si basa sulla pubblicazione volontaria di dati relativi a specifici indicatori che WWF considera importanti per monitorare nel tempo l’impronta ecologica di un’azienda. I risultati sono disponibili in lingua inglese su http://epci.panda.org/.

Sofidel, gruppo cartario fra i leader a livello mondiale nella produzione di carta per uso igienico e domestico, noto in particolare per il brand Regina, ha ricevuto una valutazione complessiva di 77,2%, un punteggio migliore sia rispetto alla media globale del settore tissue (67%) sia di quello assegnato nell’ultima rilevazione del 2017 (76,6%). In particolare, Sofidel è cresciuta ancora in due delle tre sottocategorie monitorate – Responsible Fibre Sourcing (approvvigionamento responsabile di cellulosa) e Reporting & EMS (Environmental Management System) – dimostrando che le politiche di sostenibilità implementate stanno continuando ad andare nella giusta direzione, portando risultati e riconoscimenti di livello internazionale.

Su una scala da 0 a 100, Sofidel ha ottenuto il punteggio di:

  • 75% (a fronte del 72% nel 2017) per quanto riguarda la categoria Responsible Fibre Sourcing, relativa all’approvvigionamento responsabile di cellulosa;
  • 80% nella sezione Reporting & EMS, relativa al reporting socio-ambientale (era 79% nel 2017);
  • 77% nella categoria Clean Manufacturing, che tiene in considerazione il ridotto impatto ambientale dei processi produttivi (79% il dato registrato nel 2017). Un risultato, quest’ultimo, in lieve decrescita rispetto alla precedente rilevazione, principalmente dovuto alla minore efficienza ambientale degli impianti conseguente alla messa a regime di nuova capacità produttiva in Spagna, Polonia e Stati Uniti.

Sofidel ha partecipato a tutte e quattro le edizioni del report biennale di WWF, lanciato nel 2013 per promuovere la trasparenza e il miglioramento continuo nel settore cartario, mostrando nelle quattro edizioni un progresso nello score complessivo di 12,4 punti percentuali. Dal 2015, il Gruppo fornisce i dati per la compilazione del report con riferimento al 100% della sua produzione. Quest’anno, su 84 società invitate a livello mondiale, solo 30 hanno preso parte al report.

Oltre a quanto verificato da WWF nel report EPCI, a oggi, Sofidel è impegnata a ridurre le emissioni dirette di CO2 in atmosfera (riduzione della “carbon intensity”). Per raggiungere questo obiettivo, in dieci anni (2009 – 2018) sono stati investiti circa 100 milioni di euro – di cui 27,5 negli impianti italiani – in impianti di cogenerazione, di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico e idroelettrico), centrali a biomasse ed efficienza energetica.

Altri due fondamentali ambiti di azione riguardano l’approvvigionamento di cellulosa certificata da terze parti indipendenti con schemi di certificazione forestale (FSC®, FSC Controlled Wood e altri schemi di certificazione), che ha raggiunto quota 100%, e la salvaguardia della risorsa idrica, attraverso la limitazione del consumo di acqua all’interno dei propri processi produttivi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

l’IA rivoluzionerà tutto…anche il Retail

L'IA impatterà il mondo ed il retail in modo particolare. Dalla logistica agli acquisti, i processi verranno con ogni probabilità rivoluzionati. È meglio prepararsi per evitare di prendere l'onda del cambiamento in faccia.

Chi ha ucciso Clevi?

Clevi, startup creatrice di un sistema di rilevazione e comparazione dei prezzi retail applicati online, ha chiuso i battenti per mancanza di clienti e fondi, nonostante potesse apportare valore al mercato. Chi sarà interessato ad acquisirne proprietà intellettuale e strumenti di rilevazione?

Una nuova rivista di retail. Perché?

RetailWatch torna dopo 4 anni, in un momento sfidante per il retail nazionale ed internazionale, riprendendo lo stile e gli argomenti per cui è diventato famoso.