Panetteria e pasticceria in Lidl: libero servizio con bilancia
Giugno 2018. Il libero servizio, la metodologia di vendita che anima prodotti immobili tra scaffali sulla scorta di pratiche iniziative di merchandising, ha segnato profondamente la distribuzione al dettaglio presentando i supermercati e le loro evoluzioni come chiari protagonisti, a partire dagli anni ottanta dello scorso secolo.
La vendita tradizionale, imbastita sulla componente, apparentemente indispensabile dell'assistenza, fu soppiantata da un sistema più discreto, impersonale, produttivo e ordinato, in cui gli spazi venivano organizzati per esprimere alternative di assortimento numerose, variegate e suscettibili di attirare, mediante collocazione strategica, comunicazione “in store”, packaging e prezzo, le attenzioni di consumatori in numero via via crescente ma con tempo disponibile inferiore.
Ora forse è il momento che lo stesso "libero servizio" possa seguire le proprie evoluzioni; LIDL infatti lo "ripensa" proprio in un contesto, in cui è stata invece sempre la vendita assistita ad essere metodologia preferita: il caso in esame riguarda panetteria e pasticceria.
“Sforniamo pane tutto il giorno”: ecco come viene venduto al cliente, in LIDL.
1.impugnare la paletta;
2.spingere di lato l'articolo;
3. prelevare l'articolo, usando il guanto monouso;
4. infilare l'articolo in busta;
5. poggiare la busta riempita sulla bilancia (che in realtà non rileva il peso, ma assegna il prezzo da pagare per effetto di tipologia e numero di prodotti inseriti nel sacchetto);
6. digitare sulla bilancia (touch screen) la categoria “dolce” (pasticceria) o “salato” (pane/stuzzichini);
7. digitare sulla bilancia l'icona-numero dell'articolo interessato;
8. digitare il numero di pezzi introdotti all'interno del sacchetto;
9. digitare “si’” per confermare;
10. prelevare l'etichetta emessa dalla bilancia ed apporla sul sacchetto;
11. pagare in cassa, all'uscita.
Eventuali etichette non apposte sul sacchetto, perché emesse per errore, vanno attaccate su uno spazio specifico, ben segnalato sulla parete, ampiamente visibile, al fine di non consentire accumuli disordinati di adesivi in una zona “sensibile” del negozio.
Collocazione strategica.
Il banco a libero servizio di pasticceria e panetteria è generalmente collocato poco dopo l'ingresso, sulla sinistra del percorso. È dunque il pane, con il suo particolare processo di scelta, a svolgere un ruolo di primo piano, in difformità rispetto a configurazioni che sovente affidano a frutta e verdura il compito di accogliere l'utenza, spendendo così l'immagine iniziale del punto di vendita. Non cambia la frequenza d'acquisto (giornaliera) del prodotto ospitato nello spazio dell'impatto: è il pane, non frutta o verdura. Probabilmente ci sarà meno colore e possibilità di esprimere esposizioni estrose, sicuramente si verificherà più facile gestione nella designazione delle quantità e nella cura dell’approvvigionamento..
La strategia pare più funzionale in termini di produttività e semplificazione operativa.
Comunicazione “in storie”.
La presenza del servizio è segnalata nelle immediate vicinanze dell'ingresso, con esaltazione delle pratiche modalità di utilizzo.
Packaging.
I prodotti non hanno ovviamente “packaging”, sono pertanto visibili attraverso i pannelli trasparenti degli spazi in cui sono contenuti. La loro qualità è immediatamente percepibile, a vista: si ha facoltà di sceglierne o scartarne direttamente, mediante l'utilizzo della paletta.
Prezzo.
I costi sono allineati ai canoni di estrema convenienza correlati al format discount.
Tra le varie scelte possibili, le seguenti hanno rilevanza significativa, soprattutto se comparate ai prezzi attualmente in uso presso forni, pasticcerie o format distributivi/insegne differenti:
baguette € 0,39
rosetta € 0,17
croissant ripieno € 0,49
conchiglia di mela € 0,89
Alla prova del gusto, benché soggettivo, la qualità si può considerare valida, l'acquisto a basso prezzo e le facili modalità con cui accedere ai prodotti, senza accollarsi i tempi tipici d’attesa del servizio tradizionale, rendono questo esempio di evoluzione del libero servizio sui freschi meritevole di un giudizio positivo.
Tale positività è da declinare doverosamente sull’insegna LIDL, che ha concepito e realizzato il progetto su un vasto complesso di negozi e nel rispetto di rigorosi standard, tipicamente sassoni.