Febbraio 2020. Avevamo già commentato questa apertura del 2016 della versione Eat&shop di Carrefour in via San Marco a Milano leggi qui.
Non lo commentiamo ulteriormente in profondità ma è necessario soltanto aggiornare in ragionamento fatto per questo 270 mq di superficie di vendita.
Tavoli e sedute
È stata ristretta l’area all’uscita del negozio, ma è stata aperta un’area di diversi tavoli, componibili e sedute, al centro del negozio, facendo spazio fra gli scaffali, proprio di fronte alla toilette, che non è nascosta, ma ben visibile, come un normale servizio erogabile. L’evoluzione fa parte dell’adattamento al territorio, a mezzogiorno sono molte le persone che lavorano nel quartiere che vagolano alla ricerca di un posto dove mangiare bene senza svenarsi. E questa occasione è stata colta appieno da Carrefour con i diversi chioschi del fresco preparato al momento.
I tavoli sono larghi a sufficienza, le sedute sono comode, non quelle dove si scivola con il sedere e quindi ci si allontana immediatamente dopo aver consumato in modo scomodo.
La toilette è un servizio, oltrechè un dovere
La toilette è la croce e la delizia, nonché una parte della carta di identità del retail. Chi non ne capisce l’importanza strategica e operativa è fuori gioco, non serve parlarne.
Le differenze con Conad City appena aperto
Non per fare della polemica a tutti costi, ma è necessario fare un confronto con il nuovo Conad City che ha preso il posto di My Auchan in via Bandello, dall’altra parte della città (leggi qui). La differenza è evidente proprio nell’area dei tavoli, dopo le casse, dove poter mangiare, dopo aver acquistato. Quest’area sembra proprio raffazzonata, quasi sconfessata, “Se dobbiamo farla è meglio che sia fatta per non fermarsi più di tanto”, e invece dovrebbe essere un momento di piacere dove mangiare. Questo avviene in molti Conad, anche Sapori e Dintorni, e denuncia una mancanza di aderenza ai bisogni e ai desideri dei clienti. Insomma: una occasione persa.
Qui sotto le foto dell’Eat&Shop Carrefour