Aprile 2020. Riceviamo da Giancarlo Paola, Dc Unicomm-Selex, e volentieri pubblichiamo.
Siamo alle solite: titolone che potrebbe mettere in dubbio la correttezza della GDO.
Stamattina il Sole 24H rilanciava: La grande distribuzione taglia le promozioni al minimo storico!
Nell’articolo le spiegazioni di Romolo De Camillis (Nielsen) basterebbero agli addetti ai lavori a comprenderne le cause ma ai più passerà il sottile messaggio che se ne stia approfittando, non e così! Caspita!
- Guardando i numeri appare evidente che dal 21 febbraio sono cambiati i pesi dei canali, diminuito quello delle grandi strutture, che hanno sofferto maggiormente e aumentato in modo esponenziale quello dei negozi più piccoli che notoriamente hanno una pressione promozionale minore.
- Secondo grande elemento l’impossibilità a mettere in offerta alcuni prodotti importanti a causa della difficoltà dei fornitori a consegnarli a fronte della forte domanda.
- Terzo, ma non meno importante, l’aumento del numero dei prodotti acquistati per cliente, +60% su 2019 (Nielsen Consumer Panel)e addirittura + 72% nei supermercati. Un paniere più ampio che ha coinvolto prodotti di categorie notoriamente poco interessate dalle promozioni: farine speciali, ingredienti per preparazione dolci, pane da cuocere, miele, zucchero, preparati per pizze, lievito di birra e altre decine di categorie/segmenti.
Come diceva qualcuno: “Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa.“