Maggio 2020. Oltre alla digital transformation il retail sta pensando anche alla fisical transformation per adeguare i punti di vendita alle nuove domande di acquisto delle persone. È questa una lezione che esce dal coronavirus, improvvisa e molto veloce.
Il caso più emblematico nella domanda di nuovi servizi è quella del click&collect (leggi qui).
A RetailWatch risulta che, ad esempio, Unes/Finiper stia raddoppiando i negozi che propongono la consegna in negozio.
Ad esempio il negozio in apertura di Talamona (Sondrio) opererà da subito con questa modalità, nel frattempo si sono aggiunti i punti di vendita di Novara, Opera, Arosio e altri. Addirittura l’ex Simply acquisito da Conad a Lissone opera solo in modalità click&collect, cioè i clienti non possono entrare per fare la spesa ma solo per ritirare l’ordine fatto on line. È, di fatto, un dark store.
Il dark store con Amazon a Milano è risultato insufficiente per far fronte alla domanda. Unes aprirà, allora, un nuovo dark store (sempre con Amazon) ad Arese nel centro commerciale Il Centro, di circa 1.600 mq di superficie per presa utile (2.400 mq lordi).
Come la retail community sa bene perché successo a centinaia di negozi, diversi punti di vendita di Unes con forti passaggi pedonali prima del #coronavirus, durante la pandemia hanno registrato un aumento consistente dello scontrino medio, ma si è ridotto drasticamente il numero di scontrini. Il problema adesso, per Unes ma anche per altri negozi, è quello di mettere a buon fine strategie per incrementarli.
A quel che risulta a RetailWatch, ad esempio, il retailer sta mettendo mano agli assortimenti e alla comunicazione del mainstream Unes e in particolare al payoff Confronta e Risparmia, ritornato adesso sugli slim degli scaffali dell’insegna. La stessa MDD, marca del distributore maisntream Unes, è oggetto di profonda revisione sia nel numero di Sku, sia nella formulazione di prodotto per dare un accento e un contenuto maggiore al concetto di convenienza.
Anche questi elementi di differenziazione, in forte accelerazione, sono frutto dei nuovi comportamenti di acquisto e di consumo imposti dalla pandemia, ma anche dalla riduzione del reddito, dall’accresciuta insicurezza sociale ed economica che stanno impattando sulla vita quotidiana delle persone.