Vogliamo parlare di micro plastiche? In 1 litro di acqua in bottiglia ce ne sono 240

Data:

Maggio 2020. Le numerose ricerche sugli effetti negativi che l’utilizzo eccessivo di plastica

genera sull’ecosistema e sull’ambiente preoccupano sempre di più i consumatori italiani, che scelgono sempre più spesso prodotti realizzati con packaging sostenibili e a basso impatto ambientale.

MA IL LEGAME tra plastica e cibo è duplice. Da un lato, gli imballaggi in plastica sono utilizzati in massima parte per i prodotti food&beverage (76% del totale) con una prevalenza assoluta del comparto alimentare sulle bevande (3 imballaggi su 4). Una tendenza che, in questo momento, viene ulteriormente alimentata dai trend evolutivi del settore. Certamente la crescita del convenience food (il cibo già pronto, confezionato e spesso venduto in comode monoporzioni) e più in generale la rapida sostituzione tra prodotto sfuso e alimenti confezionati hanno l’evidente effetto di far aumentare in maniera significativa il numero di imballaggi prodotti. Di converso, persistono gravi inefficienze strutturali nei processi di raccolta e smaltimento che non impediscono l’ulteriore dispersione della plastica e non consentono il corretto funzionamento di un adeguato ciclo di recupero e riciclo. Da ultimo, non va taciuto il persistere delle cattive abitudini dei consumatori non sempre attenti alla corretta gestione dei rifiuti, finendo per inquinare in particolare i mari e le spiagge (ben il 26% di tutti i rifiuti rinvenuti sulle spiagge

italiane, infatti, sono bottiglie in plastica).

DALL’ALTRO È LA plastica a contaminare il cibo, sotto forma di microscopici frammenti (cosiddetti “microplastiche”) che vengono dispersi nell’ambiente circostante e spesso finisco per contaminare i cibi che poi ingeriamo, mettendo a rischio la nostra salute. In un certo senso, si può dire che ormai la plastica sia diventata parte della nostra dieta, dal momento che, secondo

una ricerca commissionata da Wwf, ne ingeriamo ogni settimana 5 grammi (l’equivalente del peso di una carta di credito).

ALCUNI ALIMENTI SONO più sensibili di altri al problema delle microplastiche. Il World Economic Forum ha segnalato in uno studio quei cibi e quelle bevande che ne contengono di più posizionando in cima alla classifica l’acqua minerale in bottiglia, di cui gli italiani sono tra i più assidui consumatori. Si stima che in una bottiglia da un litro si possano trovare fino a 240 microplastiche.

Fonte: italiani.coop

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

GruppoArena Vs EuroSpin Sicilia. Come la concorrenza discount impatta su un leader regionale.

Che impatto ha una quota discount regionale elevata (>30%) su un'azienda leader del comparto super?Scopriamolo analizzando i conti del Gruppo Arena e di EuroSpin Sicilia.

MD vs Dimar. Due modelli a confronto.

I modelli di business vincenti in ambito super e discount sono profondamente diversi. Analizziamo quelli di due aziende importanti (Dimar & MD), scoprendo che non sono sempre i discount a fare la parte del leone nel produrre profitto.

Carrefour & gli errori da evitare nel Franchising.

Carrefour in Italia ha privilegiato lo sviluppo del franchising. Analizziamo le sfide che derivano da tale settore e i numeri di una società (GS SpA) molto importante per il Gruppo.

La concentrazione di DMO ha pagato? Analizziamo i numeri di Gruppo.

DMO SpA, nel tempo, in ambito distributivo ha scelto di focalizzarsi su drugstore e profumerie, cedendo il controllo di attività no core. Vediamo, analizzando i numeri, se la scelta ha pagato o meno.