Giugno 2020. Abbiamo già dato conto dei locker aperti da Esselunga sia nei quattro ospedali (leggi qui) sia in alcuni punti di vendita sia nel primo vero esperimento, quello del dicembre scorso a Milano Cso Italia (leggi qui). I locker saranno implementati, a quel che risulta a RetailWatch in ulteriori superstore e nei prossimi La Esse, cinque, ormai imminenti e programmati prima del #coronavirus.
Nel frattempo, come adesso RetailWatch è in grado di documentare, i locker di marca vengono sviluppati da Esselunga anche stand alone, forse per il momento, in futuro potrebbe esserci la possibilità di unire altri spazi commercili e/o di ristorazione.
Il nuovo locker stand alone è a Milano Pza Piola/ang. Abruzzi. In precedenza lo spazio era occupato da un rivenditore di mobili esotici.
Alcune novità:
. non c’è parcheggio, la piazza è ampia, e per chi deve ritirare la spesa bastano pochi minuti per aprire e chiudere l’armadietto. È lo stesso sistema che utilizzavano i Blockbuster.
. L’impianto è brendizzato e riporta il nome della piazza, Pza Piola, come se fosse un vero e proprio negozio, un superstore as usual,
. lo spazio è davvero ampio e l’ergonomia buona,
. il primo negozio fisico è piuttosto lontano,
. questo segna la volontà di proseguire sulla strada del click&collect, un servizio che è mancato durante l’inaspettato tornado del #coronavirus e che avrebbe permesso alla casa di Limito di Pioltello di affrontare meglio il boom della domanda di click&collect
. le aree di stoccaggio sono tre, come documentato nelle foto: scatolame, fresco e surgelato con tre diverse temperature per conservare per bene i cibi acquistati in attesa del cliente.
È uno sforzo considerevole anche per un’azienda leader e con alle spalle una storia e un brand e produttività al mq da record (16.000 euro al mq di vendite).
Già oggi sia Nielsen sia IRi certificano che il 50% delle vendite on line siano di Esselunga. Con questo servizio di click&collect puro la quota di mercato è destinata ad aumentare.