Anche Crai va on line. Ma nel vicinato, con un investimento ridotto
Aprile 2018. Zitto zitto anche Crai approccia l’on line, anzi ha iniziato a studiarlo con il PoliMi due anni fa.
E a gennaio 2018 sono partiti i primi soci che hanno sottoscritto un accordo e i costi per provare l’e.commerce da una piattaforma comunitaria.
Il termine vicinato non tragga in errore, non è né comunicazione né, tantomeno slogan pubblicitario.
Il cliente che entra nel sito craispesaonline.it, infatti deve subito scegliere se farsi recapitare la spesa a domicilio oppure la ritira in modalità click&collect nel negozio.
Dicono gli uomini di Crai, Marco Bordoli, l’Ad, intesta che il sito deve valorizzare in punto di vendita, anzi, deve servire ad allargare la base dei clienti del negozio fisico.
L’esperimento è partito a Signoressa-Trevignano (TV) e la preparazione era ed è di 2 ore per tutta la rete di aderenti che oggi conta 250 pdv, distribuiti in 16 regioni, nelle principali città ma anche nei centri minori.
I pdv che hanno effettivamente collegato il negozio alla piattaforma di Crai sono 41.
Il cliente nel scegliere il pdv dove servirsi serve in pratica anche l’assortimento nel quale orientarsi, che ovviamente cambia da tipologia a tipologia, da regione a regione, da paese a paese.
Ecco alcuni risultati:
. il 55% degli utenti ha una età compresa fra i 25 e i 44 anni,
. il 60% sono donne,
. la spesa on line dura mediamente 19 minuti,
. con una spesa media di 46 euro.
Ecco le categorie vendute:
. 34,1% fresco,
. 31,8% drogheria,
. 14,2 cura persona,
. 12,1 bevande,
. 5,7 surgelati.
Il 30% della clientela opta per il servizio a domicilio
Il 70% per il click&collect.
L’opportunità di sviluppo omnicanale dei soci Crai è importante perché il costo chiesto per l’attivazione della piattaforma dal singolo punto di vendita “E’ sostenibile”, dice Rolando Toto Brocchi, IT di Crai. “4 scontrini giornalieri di 140 euro totali, bastano per ripagare l’investimento effettuato”.
Il costo della consegna varia a seconda della spesa, dai 70 euro in giù.
In pratica Crai ha scelta una struttura centrale, una piattforma, con diverse flessibilità per adattarsi alle necessità dei soci.
Il punto debole sta nell’eseguità dell’offerta dei punti di vendita più piccoli, anche se Rolando Toto Brocchi non esclude che in futuro nell’ordine potrà comparire la fotografia della persona che ha preparato l’ordine, proprio per massimizzare il rapporto cliente/personale del pdv e aumentare il grado di fiducia.