Ancora su Erbert e l’apertura di Milano: un vero Mercato che crea nuove aspettative

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Giugno 2020. RetailWatch ha dato conto della prima apertura di Erbert (leggi qui). Abbiamo chiesto a Giovanni Primi, una lunga esperienza nel settore della GDO e affini, di fare il secondo mistery shopper. Ecco il suo resoconto.

“Sono stato ad osservare il nuovo punto di vendita di Erbert, in Via Moscati 11 a Milano; zona Paolo Sarpi, Arena, Sempione e Arco della Pace… al centro di una zona con redditi (credo ) alti.

Pur avendo letto molto su Erbert, anche in fase di pre lancio dato che fanno parte  della “squadra” del fondo OltreVentura, la stessa del Centro Medico Santagostino, che conosco bene e fin dal primo giorno dell’apertura; una squadra ed un posizionamento estremamente distintivo ed unico nel panorama.

Bè le mie aspettative sono state di gran lunga superate; ho trovato molto di più di quello che mi aspettavo. Un vero “mercato“, una predominanza dei prodotti freschissimi come verdure varie e frutta.

Verdure e frutta poste al centro dello spazio come se fosse una isola promozionale “ vecchio “ stile; ma nulla ha di promozionale se non che i colori e l’occhio si lascia incantare dalla somma dei colori.

Sui lati: panetteria , pescheria, macelleria e una parte di scatolame.

Tutto questo poi con le varie “cucine” tutte a vista ed aperte dove si può osservare sia la preparazione dei piatti da asporto, che anche più semplicemente la preparazione della pizza.

Una serie di angoli importanti, ma finalmente qualcosa di completamente di verso dal solito, se non per il fatto di essere andati a recuperare concetti antichi come appunto il “mercato”.

Nelle foto qui sotto alcune chicche: le ciliegie (spettacolari), un packaging intrigante per i meloni, il Food Mentor, una bilancia a prova di presbiti, pomodori che io non avevo mai visto (ammetto la mia ignoranza)…e poi una “ sterminata” scelta di piatti pronti tutti rigorosamente confezionati in packaging compostabili, così come la MDD, la marca del distributore, anche essa in confezioni compostabili.

Potrei proseguire a lungo, ci tornerò, gli stimoli e le idee sono davvero tantissime; peccato che io non abiti più a Milano… sarebbe sicuramente un mio punto di approvvigionamento.

Mi ha fatto riflettere che uno degli “inventori” di questo nuovo mercato è la stessa persona che qualche anno fa lanciò uno specialista di Drugstore, in questo Mercato non c’è un solo prodotto da Drugstore.

Qualche suggerimento

Qualche modesto suggerimento: sarebbe opportuna qualche informazione in più sfruttando le pareti come “lavagna“ per appunti, la parte del vino mi sembra che potrebbe essere migliorata ed ampliata. Gli sticker dei prezzi sugli scaffali un po’ piccoli.

Unico elemento negativo: i ‘trolley’ per la spesa neri, in un tripudio di colori pastello… un pugno in uno occhio, inguardabili. Ma va beh…

Chissà se apriranno al Franchising….”.

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