Aspiag/Despar e il senso di responsabilità del Cinema Teatro Italia a Venezia
Marzo 2018. Venezia è una città fragile, fragilissima, con milioni di turisti che cercano le sue bellezze, la sua storia e insieme le sue micro memorie.
RetailWatch aveva già eletto lo scorso anno il Cinema Teatro Italia di Strada Nuova come il più bel supermercato 2017. Il motivo non era solo la sua bellezza, matura e composta, ricca e suggestiva, ma anche il suo senso di responsabilità.
Come la retail community sa bene tutte le insegne hanno un punto debole quando si parla di ambiente e responsabilità sociale. È l’occupazione di suolo nuovo destinato ad altre attività. Troppe aperture di negozi non tengono conto o lo sottacciono di questo problema: c’è sempre meno suolo da occupare e invece c’è molto da fare nell’occupare quello già esistente.
Il Cinema Teatro Italia ristrutturato con un importante sforzo economico e organizzativo da Aspiag-Despar va in questa direzione e vale il doppio proprio perché è a Venezia, che ha bisogno urgente di rigore e responsabilità di tutti: cittadini, turisti e imprese.
Quando ho visto per la prima volta questa ristrutturazione, questo supermercato, sono rimasto incantato per il luogo unico che è nato dalla ristrutturazione. Una lunga opera di recupero per riportare ai fasti originali un immobile che ha conosciuto anni di degrado e di chiusura. Magari ci fosse sempre da parte delle imprese questa sensibilità per il bello e per la storia. Di più: Aspiag Despar ha organizzato anche dei concerti a cura del Conservatorio di Venezia, con l’orchestra che suonava dal vivo, ospitata nella galleria del teatro.
Una serie di studiosi, coordinati da Alberto Torsello, si è cimentata, per Marsilio, in una ricostruzione dettagliata sul restauro e il riuso di questi locali.
È un volume da leggere e guardare per chiunque si occupa di retail e di sostenibilità. Leggere per capire lo sforzo di una catena di supermercati in un simile frangente. Guardare per gustare i più piccoli particolari che magari sono sfuggiti a una visita frettolosa.
Perché va sottolineato questo intervento? Perché quando gli architetti di Aspiag Despar hanno visto i locali e le piante dell’edificio devono aver avuto più di qualche perplessità osservando la pianta a forma trapezoidale, lontana dai rettangoli perfetti del layout di un supermercato. Eppure l’hanno promosso e giudicato compatibile. Figuriamoci la loro faccia quando hanno aperto il faldone dei documenti necessari alla illuminazione, una sfida davvero senza eguali.
I documenti, le fotografie pubblicate mostrano tutte il percorso difficile affrontato. Ecco perché lo abbiamo eletto Supermercato dell’anno.
Oltre chè di responsabilità sociale, bisogna poi parlare di branding. Di supermercati è piena l’Italia, ma il brand Despar con questa operazione ha guadagnato qualcosa in più per il suo fare marca, per la capacità di capire il territorio, al di là dei prodotti e delle sue marche. Una capacità che il volume di Marsilio mostra con chiarezza.
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