Quando la marca del distributore approfitta del cambiamento dei consumi
Marzo 2018. Dal 2010, quindi oltre due anni dopo il crollo della Lehman Brother, è avvenuto qualcosa di importante nel vissuto e nell’acquisto dei prodotti MDD, la marca del distributore. Lo evidenzia questo grafico:
La crescita repentina delle vendite di MDD è collegabile con il passaggio da una produzione me too, sostanzialmente copie dei brand dell’IDM, le industrie di marca, alla diversificazione con tipologie di prodotto innovative a maggior valore aggiunto e a maggior marginalità. Ha contribuito a questo aumento anche la contabilizzazione delle vendite nelle superette, prima escluse dal calcolo.
Siamo anche negli anni in cui i brand dell’IDM aumentano il volume di sconti nei diversi canali della GDO. Ma siamo anche nel periodo nel quale, a cavallo della crisi, con una diminuzione del reddito, inizia un cambiamento nei comportamenti di consumo e quindi nei comportamenti di acquisto. È un passaggio topico: una sostituzione di brand e di prodotti nel carrello della spesa degli italiani, come giustamente ricorda TheEuroeanHouseAmbrosetti, nel suo report sulla MDD per ADM-Associazione della distribuzione moderna.
Dal 2011 l’incidenza delle MDD sulla spesa alimentare degli italiani inizia a disegnare una forbice positiva.