Dove ricicla Amazon i resi? Nel suo sito dell’usato Warehouse Deals
Novembre 2017. Le ricerche di mercato dicono che 30% dei prodotti acquistati on line viene reso, contro il 9% dei prodotti acquistati nel retail fisico. Processare il 30% dei resi aumenta i costi logistici dal 20 al 65%, come ha denunciato a Bloomberg la United Parcel Service. Ed è per questo che gli e-tailer stanno provando a ridurre questi costi.
Come funziona negli Usa
Amazon dove può li fa rientrare via i suoi lockers. Jet.com (di proprietà di Walmart) prevede un aumento del contratto con il cliente di 5,99$ più una percentuale del 5% sul prezzo del prodotto acquistato, se questo viene restituito. BestBuy, invece, per i clienti della sua loyalty card Elite, che superano i 1.500$ di acquisti in un anno, aumentano i tempi di reso a 30gg. Per i sottoscrittori della sua Elite Plus (3.500$ di acquisti in un anno) i giorni per rendere i prodotti acquistati passano a 45. Secondo l’UPS il 66% di chi acquista on line preferisce riportare i resi nei negozi fisici.
Cosa fa Amazon
Una delle domande proibite nel retail è questa: dove mette e cosa ne fa Amazon dei prodotti resi dai clienti per i più svariati motivi. Che andassero in un magazzino era fuori di dubbio. E poi?
E poi sono di nuovo in vendita nel sito ufficiale alla sezione Warehouse Deals. Il primo skroll è dedicato alle sezioni di prodotto, ci sono tutte. Si sceglie la sezione e il prodotto e si osservano i prodotti esposti.
Purtroppo non c’è l’entità dello sconto, sia nell’usato che nel ricondizionato e fare una comparazione se non si conoscono bene il modello e il prezzo del prodotto è difficile. Peccato perché una comparazione di prezzo, di fatto interna ad Amazon, ci sarebbe stata bene. Soprattutto sarebbe stata una indicazione utile per il cliente e per lo svuotamento del magazzino. E anche una più sana trasparenza.
Ma le vie di Amazon, come quelle del Signore, infinite.