Iper-Serravalle Scrivia (Al): l’evoluzione italiana dell’ipermkt

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Iper-Serravalle Scrivia (Al): l’evoluzione italiana dell’ipermkt

Luglio 2017.  IPER consegna una delle interpretazioni più significative del format “ipermercato” in Italia: per raccoglierla consapevolmente occorrerebbe scorrere una storia lunga circa 43 anni (1974, primo ipermercato a Montebello della Battaglia (PV)), analizzare dettagliatamente su base tecnica la configurazione delle aree di vendita che propone e giudicare la coerenza nei fatti di quei principi di valore che animano la continuità dell’azienda, che vengono solitamente conclamati con fierezza sui canali di informazione ufficiali.

Proviamo a considerare il “pacchetto” di valori individuati e segnalati da IPER, “la grande I”, sul suo principale canale di informazione (il sito web, “la nostra storia”):

  1. italianità;
  2. popolarizzazione della qualità;
  3. convenienza;
  4. soddisfazione del cliente;
  5. sicurezza alimentare;
  6. attenzione al territorio;
  7. investimento costante nella formazione dei dipendenti.
Proveremo a declinare, nel caso in esame di Serravalle Scrivia, i sette punti, lasciando emergere se e come esiste coerenza tra quanto sostenuto a parole e ciò che viene vissuto sul campo dai consumatori.

Sono infatti i consumatori a doversi accorgere della rispondenza tra quanto sostenuto facilmente a parole e quanto replicato più onerosamente di fatto sui punti di vendita, a essere investiti del compito di emanare la sentenza definitiva, che con il proprio “flusso soddisfatto” premia o punisce le varie proposte commerciali e consente o impedisce sostenibilità e salute commerciale del retailer.
 
Italianità
Serravalle Scrivia è un comune piemontese di poco più di 6.000 abitanti; teoricamente non indurrebbe ad ambiziosi progetti commerciali, se non fosse per un aspetto determinante: si colloca come crocevia di un massiccio flusso di consumatori proveniente da tre popolose ed importanti città italiane (Genova, Torino e Milano) entro un contesto costruito nel 2000 attorno al Serravalle Designer Outlet (McArthur Glen – 51.500 metri quadrati – 250 negozi), dove l’Italia, su base europea, si lascia apprezzare con attinenza al tema delle moderne strutture commerciali.
 
Popolarizzazione della qualità e convenienza
La proposta commerciale è costruita per essere a misura di consumatore e di cittadino, secondo l’impegno consueto in cui si cimentano tutti i distributori; nel caso esaminato, il concetto espresso trova concretezza tangibile in un’iniziativa precisa, concepita per rendere facilmente accessibile prodotti costosi e di alta qualità: il volantino specifico “SPECIALE TASSO ZERO”, in vigore dal 1 al 18 Giugno 2017.

I cardini sono i seguenti: tasso annuo nominale 0, tasso annuo effettivo globale 0; il prezzo finale è piccolo, l’importo ed il numero delle rate sono più grandi, rispettivamente in rosso e blu, a segnalare che il costo dell’oggetto può essere più modesto di quanto non sembri inizialmente.

Ecco quindi che l’iPhone 7 è “popolarizzabile”, se si va a vedere che non costa €630, ma soltanto €42 in 15 rate senza interessi; ecco che il televisore LG da 43 pollici, secondo lo stesso criterio, può essere raggiungibile con €20 in 15 rate, la lavatrice ELECTROLUX con €27 in 15 rate, il frigorifero INDESIT con €17 in 15 rate.

Questo percorso di avvicinamento dell’insegna e dei prodotti di estrema e oggettiva qualità da essa distribuiti verso i consumatori, non è certo una novità, ma è altrettanto vero che la realizzazione di un volantino apposito, nel rispetto di simili caratteristiche, conferma l’intenzione di semplificare l’accessibilità all’eccellenza, da raggiungere sì a piccoli passi, ma con la fondata probabilità di potervi arrivare in salute, senza certi “strozzinaggi” legalizzati.

In buona sostanza, la “Signora Maria” si ritrova a caricare €106,00 al mese sul budget domestico, per un anno e tre mesi, ma si mette in casa televisione, lavatrice e frigorifero, compiacendo persino il figlio adolescente con un cellulare di gran pregio, senza alterare la spesa con dispersioni di finanziamento.

IPER lo consente, calandosi nella parte di “driver di popolarizzazione della qualità”.

Si è argomentato volutamente sul caso della qualità non alimentare, poiché su quella alimentare l’accessibilità a prezzi ragionevolmente convenienti è ormai una caratteristica che si riconosce facilmente a un po’ tutte le insegne distributive, IPER non escluso ovviamente; se ne parla veramente tanto.
 
Soddisfazione del cliente, sicurezza alimentare ed attenzione al territorio
Il cliente che gode l’esperienza d’acquisto all’interno di questo punto di vendita si avvale di circa 9.000 metri quadrati di spazio, strutturati su una barriera casse composta da 36 postazioni, di cui 8 in modalità self scanning (senza l’obbligo di utilizzarle per mezzo della titolarità della loyalty card).

Nel corpo centrale dell’ipermercato sono insediati i prodotti di largo consumo confezionati; deperibili a libero servizio, surgelati e freschissimi sostano a fine percorso; è presente un reparto ferramenta (“Brico fai da te”), accanto al banco delle acque minerali; i vini sono localizzati nelle immediate vicinanze dei banchi delle carni e del pesce, l’ingresso del negozio si sviluppa secondo una vasta corsia promozionale, dedicata ai temi stagionali istituzionalizzati sul volantino.

Merce ingombrante, di complessa gestione e manipolazione, può essere ritirata nello spazio esterno organizzato per il funzionamento del servizio “IPER DRIVE.IT”, che consente ordine “on line” e ritiro libero.

La certezza del prezzo è garantita da etichettature elettroniche, il chiosco “sushi daily” offre alternative di consumo fresche, tipiche, pratiche.

Le linee merceologiche esclusive, basate su localismi, “biologico” ed eccellenze gastronomiche regionali sono valorizzate con esposizioni particolari su strutture accattivanti.
 
Investimento costante nella formazione dei dipendenti
Il punto di vendita è equipaggiato di strutture ed organizzazione operativa tali che, per funzionare come fa, necessita di formazione continua verso il personale incaricato di muovere l’intero sistema: segnatamente a questo aspetto, non si evincono lacune evidenti.
 
IPER SERRAVALLE – via Novi, 31 – 15069 Serravalle Scrivia (AL)
Retail Format: 4
Store Location: 4
Store Lay Out: 4
Design Elements: 3
Atmospherics: 3
Use of Technology: 4
Integration Across Multiple Channels: 3
Average Judgement: 3,6
(scala valori: dal più basso (0) al più alto (5))
 

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