GrandiFormaggiDop: formazione B2B

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GrandiFormaggiDop: formazione B2B

Maggio 2017. GrandiFormaggiDop ha organizzato una serie di eventi per le insegne della GDO per comunicare e pubblicizzare meglio l’importanza della DOP nei formaggi. Il progetto è opera dei Consorzi di Tutela dei formaggi Asiago, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Sardo e Taleggio, su finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
 
 
I produttori hanno un cruccio: al consumatore arriva poco delle informazioni riguardanti la filiera di produzione, della qualità esercitata dai rispettivi casari, le materie prime utilizzate, la riconoscibilità delle dop e dei marchi impressi alle forme, le modalità di acquisto e di consumo, la conservazione.
 
Le giornate che hanno organizzato (Tutto Food Milano, Torino, 24 maggio, Lavis/Tn il 7 giugno, Cagliari 28 giugno, Caserta il 13 settembre, Mestre 27 settembre) sono state basate proprio sullo scambio di informazioni con il personale che gestisce il banco formaggi e la categoria e sull’uso della sensorialità per capire meglio ogni formaggio degustato.
 
Spiega a RetailWatch Flavio Innocenzi, dg di Asiago, a nome di tutti i produttori: “I consorzi non vendono nulla, ma propongono contenuti di valore per migliorare la conoscenza e le vendita delle nostre DOP, ma anche dell’intera categoria”.
 
Ed effettivamente questo bisogno informativo c’è, lo richiede il consumatore stesso, che in base alle informazioni prima e al prezzo dopo, sceglie un formaggio anziché un altro. Raccontare una filiera complessa come questa è possibile anche con strumenti semplici, con la propria professionalità e con la passione. Il consumatore rigrazierà.
 
Perché scegliere una DOP:
. per la storia del prodotto,
. per il territorio che rappresenta,
. per la garanzia che dà della filiera,
. per la tracciabilità del prodotto,
. per i controlli costanti effettuati.
 
Leo Bertozzi è uno dei principali esperti di formaggi in Europa.
Dà un consiglio curioso: potete effettuare una degustazione al buio, per meglio riconoscere e apprezzare il prodotto, o con le cuffie ascoltando musica. I cinque sensi saranno tutti allertati, infatti i sensi giocano un ruolo cruciale nelle fasi di acquisto e di consumo. Il suo modo di guidare gli assaggi dimostra la passione che ci vuole: sentire i profumi, ascoltare la croccantezza negli stagionati, aumentare il gusto e la palatibilità, il retrogusto, individuare aromi e sentori.
 
Ecco una guida e un metodo all’assaggio, coinvolgendo i cinque sensi:

 
 
 
Luigi Rubinelli, direttore di RetailWatch, ha illustrato attraverso numerose case history italiane, europee e Usa come si deve presentare il banco, facendo spazio alle complementarietà della categoria, assicurando un visual di valore.

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