Noci-PoliMi: siamo nell’era del continuum retail e del better is better
Giuliano Noci (PoliMi) non ha dubbi: siamo nell’era del better is better. Gli interventi di Noci non annoiano mai. Intervenendo a Smart Retail aggiunge: bisogna studiare i bisogni anche latenti delle persone e non sottovalutate nuove tecnologie come amazon button.
Il risparmio di tempo va osservato e replicato sia in termini di efficienza sia in termini di benefici per il consumatore
Il continuum retail
Il retail si sta evolvendo da luoghi fisici, vincolati, al continuum, all’everywhere, in ogni dove in ogni momento della giornata.
I big data sono l’oro nero ma devono essere usati per mettere al centro il consumatore, attraverso i social, e capirne i bisogni da qui better is better.
Multicanalità va bene, ma di analisi.
Network deve essere di valore: we is more than me.
Siamo nell’era dell’emotività e delle decisioni di acquisto prese con emozione (70%), l’emotività va giocata al positivo.
1. Coinvolgimento. L’engagement diventerà l’elemento cruciale per vincere la partita.
2. Flessibilità. Il marketing deve essere discreto. Dobbiamo evitare quel pushing esasperato che stiamo vedendo fare, perché la gente non ne può più.
3. Ubiquità.
4. Accountability. Quest’ultima va intesa come una “responsabilità” nei confronti dell’ambiente e degli stakeholders (partners, suppliers, investors e customers).
Nel marketing non si spende, ma si investe.
La capacità di trasformare giacimenti di dati in informazioni utili per le decisioni di business può generare il vero vantaggio competitivo.
La sfida non sarà quella di ottenere il maggior numero di dati (per questo ritengo errato la focalizzazione sul concetto di big data), ma sulla capacità di trasformare i dati, attraverso l’integrazione tra di loro, in un pensiero strutturato in chiave competitiva.
La marca ma anche il retailer da product a experience driven.
La seconda dimensione di generazione del valore è l’architettura del sistema di rilevazione dei dati e la capacità di trasformarli in informazioni
Dobbiamo acquisire informazioni che aiutino a prendere decisioni in modo sostenibile.
la funzione del negozio fisico, non più e non solo touch point per la vendita diretta, ma anche punto di riferimento per il reperimento di informazioni, spazio per l’erogazione di servizi integrativi e ambiente privilegiato per la relazione tra brand e consumatore, fino a divenire, in taluni casi, luogo strategico in cui costruire percorsi esperienziali personalizzati con la marca.
per quanto la tecnologia possa modificare (positivamente) le nostr e vite, finché il digitale non sarà in grado di riprodurre i cinque sensi, difficilmente i negozi fisici saranno eludibili.
E anche se ci si dovesse riuscire, sarà ancor più difficile eludere l’uomo, animale sociale, pensante e soprattutto dotato di un’anima