Scala prezzi e forbice MDD/IDM: è possibile?
Marzo 2017. Nel segmento Premium delle Marche dl distributore, MDD, cantate in ogni modo a Marca2017, la forbice dei prezzi fra IDM e MDD è notevole: 48 punti di differenza, non uno scherzo, commenta Marco Bordoli, AD di Crai.
A cosa sono dovuti? All’experience, come pochi hanno cercato di far capire? Suvvia. Preferiamo pensare ci sia ancora molto da fare sul piano dell’immagine, del pack, delle informazioni e, soprattutto delle materie prime.
La MDD di primo prezzo in una simile scala prezzi è fuorigioco: 110 punti di differenza fanno pensare a una qualità inferiore. Ma anche nel maistream le distanze MDD-IDM non scherzano.
Lo abbiamo già detto in un altro articolo: anziché pensare al Premium bisognerebbe pensare al Mainstream che vale più dell’80%. Se dobbiamo stare a Marca, alle relazioni sentite, a qualche chiacchierata privata con i retailer, manca un progetto importante proprio per il segmento maggioritario. Anzi qualcuno si lascia sfuggire che è destinato a sgonfiarsi come tutte le pance di mercato, rimarranno i segmenti alti e bassi.
Beh, insomma, lasciatecelo dire: è un errore non da poco. Lo scatolame vive di mainstream, come i portafogli delle persone. Si tratta di ragionarci e impostare un programma di rivalutazione strutturale: vale l’80% di tutte le MDD.
Dobbiamo dirlo con sincerità? Sembra quasi il segmento di primo prezzo, dapprima gonfiato a dismisura (qualcuno aveva creato addirittura dei reparti di primo prezzo) e poi abbandonato al suo destino, senza molte remore.
È un errore gravissimo, da sottolineare con la matita rossa!
Forse sarebbe il caso che Marca2018 si concentrasse sul mainstream e i retailer mostrassero ciò che hanno fatto e stanno facendo per manutenerlo e rilanciarlo.