La GDO vende meno libri. È crisi di modello?
Un contesto diversificato in cui le librerie fisiche, comunque, resistono e mantengono un forte primato: tre quarti degli acquisti italiani (il 72,8%) avviene tra le loro mura, con quelle di catena in vantaggio sui negozi a conduzione familiare. Il punto debole, invece, è la grande distribuzione, dove gli acquisti si sono ridotti nel 2016 al 10,7% contro il 13,9 del 2015 e il 16,3 del 2010.
Certo i supermercati risentono della concorrenza dell’online ma c’è anche una crisi del modello. «La grande distribuzione — nota Giovanni Peresson, AEI — ha ridotto il numero di punti vendita in cui il libro è presente, ha poco assortimento e punta solo sui bestseller e sugli sconti, mentre dovrebbe offrire valore aggiunto e postazioni più curate. Soprattutto perché, in molti piccoli comuni, rappresenta il solo punto di contatto fisico tra il lettore e il libro».