La MDD Premium gioca le sue carte sulla qualità. Davvero?

Data:

La MDD Premium gioca le sue carte sulla qualità. Davvero?

Febbraio 2017. Lo sviluppo della MDD Premium passa per una miglior qualità, sia intrinseca sia percepita. È uno dei passaggi chiave che Guido Cristini, UniParma, indica ai retailer a Marca 2017 per lanciare definitivamente, nonostante il gap di prezzo che deve spuntare, un segmento che sta crescendo negli ultimi due anni a due digit.
 
Guardate questa tabella.
 
I fattori caratterizzanti della MDD Premium
 

 
Scala da 1, basso, a 10, alto
 
Fonte: Guido Cristini per Marca 2017
 
Le percentuali si riferiscono a un questionario sviluppato proprio dai retailer. Lavorare sulla qualità intrinseca non è difficile, basta scegliere materie prime eccellenti (ma il caso del cioccolato e del miele dimostrano che siamo lontani anche dalla qualità intrinseca).
Impegnarsi sulla qualità percepita è più complesso perché bisogna parlare di comunicazione, di pack, di controlli, di esposizione a scaffale e altro ancora. Nel corridoio delle teche dei nuovi prodotti MDD vista a Marca 2017, francamente la qualità percepita (almeno da me) non dava indicazioni di prodotti con una fortissima qualità. Salviamo i vini senza solfiti di Finiper, l’Erbazzone reggiano di Carrefour, sempre di Carrefour i Reflets de France. Difficile dire se i prodotti esposti dalle varie insegne nelle teche trasparenti possano competere con l’alto di gamma dell’IDM e dei produttori specializzati. La varietà dell’offerta è ritenuta importante dai retailer ma, anche qui, non sivede bene l’estensione e la profondità di un’offerta ragionata. È sufficiente lanciare una o due referenze e competere nell’alto di gamma?
Sull’Etica nei processi di lavorazione bisognerebbe aprire un apposito capitolo. È chiaro che è importante, importantissima, ma dove è mai comunicata? Come faccio io consumatore a rendermene conto se un prodotto premium è etico?
La sostenibilità è un optional mediano. E forse è giusto che sia così: tutti ne parlano ma alla fin della fiera molti consumatori non sanno cosa sia esattamente e poi pagare un over price è una opzione forse sgradita.
La stessa sostenibilità del packaging arriva fra gli ultimi item, come se fosse una cosa in più. Eppure vista la raccolta differenziata in tutte le regioni e il risparmio sociale che ne deriva forse, forse, sarebbe una voce da valorizzare e non buttarla li giusto per rispondere al questionario di Guido Cristini.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sei umano? *

Condividi:

Popolari

Articoli simili
Related

Torta pasqualina Coop banco gastronomia: il test di RetailWatch

In previsione di Pasqua abbiamo testato la torta pasqualina Coop della linea Gusto Qui. L'acquisto è stato fatto presso il punto vendita di Varese Casbeno, in data 10 aprile 2025. Abbiamo analizzato confezione, prezzo, etichetta, sapore e aspetto.

Le scommesse di Sole365: Centro Commerciale Campania

Sole365 (Gruppo Megamark) cresce in Campania anche aprendo negozi in location dove altri hanno fallito. L'azienda che ha fatto dell' Every Day Low Price la propria carta vincente è in grado di trasformare i rischi in opportunità?

Walmart punta sull’IA per ottimizzare gli approvvigionamenti

Walmart è un gigante del commercio che fattura oltre 680 miliardi di dollari. Su quali soluzioni di I.A. punta per mantenere la propria posizione di leadership? La risposta viene dall'India e si chiama "Cropin".

MDD Wars, uovo di cioccolato al latte con nocciole intere: MD vs Conad

Effettuiamo un confronto tra due uova di Pasqua MDD: la variante di cioccolato al latte con nocciole intere di MD linea Lettere dall'Italia e di Conad linea Sapori & Idee. Il test comprende come sempre la valutazione di prezzo, etichetta, aspetto e sapore: entrambe ottengono lo stesso punteggio ma ciascuna con il proprio punto di forza.