The Big Dilemma: MDD o marca industriale? Il caso del cioccolato
Febbraio 2017. Ci sono mercati che stanno raggiungendo un altissimo grado di segmentazione e specializzazione dell’offerta, pur di fianco a grandissime marche. Pensiamo al mercato del cioccolato. Ferrero e Lindt dominano ma a scaffale troviamo tantissimi piccoli produttori locali, marche dal grande passato, nuovi loghi tra bio e veggie, raffinatezze gourmand. Tantissimi gusti, tantissime varianti: in questo panorama la marca commerciale soffre troppo di scarsa specializzazione – e direi anche di poca carica palatale – circondata da prodotti e packaging in costante “concorso di bellezza”. Nuovi lanci, restyling, nuovi protagonisti: lo scaffale è davvero vivacissimo.
Alla marca del distributore – pur anche nelle proposte delle gamme premium – resta un ruolo secondario che non sembra riuscire a tenere il passo con il rutilante dinamismo della categoria e l’iconicità di alcuni “prodotti-marca” irripetibili. Vada per la tavoletta basica, ma se è una gratificazione piena che si sta cercando allora è la marca industriale il riferimento di questa categoria.