Marca 2017: ma gli stand a chi comunicano? Al consumatore
Gennaio 2017. Una annotazione di marketing sugli stand visti a Marca 2017. Come la comunità del retail sa Marca/Bologna è una fiera B2B, cioè i produttori dell’IDM e delle PMI dialogano con i retailer e le loro MDD. Purtroppo gli stand, e dispiace dirlo per gli investimenti effettuati, e la comunicazione prodotta sembravano parlare al consumatore anziché ai fornitori.
Come andrebbe fatta la comunicazione:
. Il posizionamento prima di tutto,
. I valori che il retailer o l’impresa di produzione esprime nel rapporto orizzontale insegna-fornitore,
. I servizi svolti,
. Le partnership prodotte da IDM e GDO in modo congiunto,
. La sostenibilità e la logistica soprattutto come momento massimo di espressione di un lavoro congiunto per rispettare le norme, ma anche l’ambiente, la lotta contro lo spreco, ed altri argomenti ancora.
Bè, lasciatecelo dire: RetailWatch ha visto ben poco di tutto questo.
I valori
Sui valori segnaliamo Coop, che, come sempre ha nel proprio DNA questo capitolo.
Il posizionamento
Ben poco è stato comunicato, visto che bisognava farlo sia per la corporate, sia per i canali di vendita. Segnaliamo un timido accenno di U2-Unes che ha ambientato parte dello stand nel reparto ortofrutta di un suo pdv.
Le partnership prodotte
Nebbia totale
Volevamo fare una personalissima graduatoria per premiare (virtualmente) lo stand più interessante, ma non abbiamo trovato materiale sul quale ragionare.
A proposito: quando verrà ad esporre il primo della classe, Esselunga, l’unico convitato di pietra che resiste alle sirene di Marca/Bologna? Sappiatecelo dire per tempo.