VG/IlViaggiatorGoloso-U2: cosa manca nei prossimi cinque anni

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VG/IlViaggiatorGoloso-U2: cosa manca nei prossimi cinque anni

Dicembre 2016. Mario Gasbarrino, l’AD di Unes è felice per l’apertura del nuovo negozio MDD Il Viaggiator Goloso e per il temporary al Portello, molto british. Lo stesso Marco Brunelli, presidente di Finiper e proprietario di Unes è entusiasta.  E ha ragione ad esserlo. È, di fatto, il prodromo del primo vero negozio MDD. Certo il numero di referenze MDD è ancora basso e il numero delle referenze IDM ancora alto, ma con onestà, sentito da RetailWatch, Gasbarrino ammette che c’è ancora molto lavoro da fare.
 
Proviamo, allora, a confrontarlo con l’altra insegna MDD attualmente attiva, Sapori&Dintorni, e capire cosa manca davvero e quanto lavoro c’è da fare per arrivare a uno standard di assortimento estensibile poi nei prossimi negozi MDD. Non abbiamo preso in considerazione anche FiorFood di NovaCoop perché il nome dell’insegna non è una MDD.
 

 
L’incidenza della MDD nel IlViaggiotorGoloso sul totale dell’assortimento è di circa l’8%, le referenze attuali (riviste, corrette e ampliate nel corso degli ultimissimi anni) sono circa 500. Per arrivare a una incidenza tripla, il 25% sul totale assortimento, necessaria per parlare compiutamente di insegna MDD, mancano circa 1.000 referenze. Vuol dire che per arrivare a questo traguardo entro cinque anni, Mario Gasbarrino-Roberto Comolli devono lanciare 200 referenze all’anno, e sostituirle ad altre già presenti. È un processo complesso: si tratta di ragionare sulle categorie, vedere le singole quote di mercato di MDD e IDM e follower e creare nuove referenze IlViaggiatorGoloso e quindi cercare produttori in grado di rispettare gli standard qualitativi di un prodotto a marchio, che, francamente, secondo RetailWatch, ha standard elevati.
 
La direzione commerciale, affidata a Roberto Comolli, ha davvero un lavoro enorme da fare.
 
Il posizionamento di Sapori&Dintorni
Passiamo a Sapori&Dintorni. L’insegna comune a tutti i cedi di Conad che hanno adottato questa insegna (e se Francesco Pugliese, l’AD, permette il confronto) si è concentrata fino ad oggi su poche referenze del fresco, formaggi e prosciutti. Lo si vede bene nel negozio di Parma, uno degli ultimi aperti, o in quello di Firenze SMNovella, visitati da RetailWatch. Non è tanto un problema di visual (ovviamente l’enfasi sul fresco è obbligatoria) ma è la possibilità di fare una spesa ragionata, settimanale, comprando solo referenze MDD.
 
Oggi è possibile farlo in parte nel IlViaggiatorGoloso e meno in Sapori&Dintorni. Il problema non è solo lessicale: se il negozio è MDD, ragiona il consumatore, trovo in gran parte referenze MDD e posso fare la spesa comprando quasi esclusivamente MDD, ma è un problema di trasparenza commerciale e di posizionamento e di comunicazione.
 
Eppure seguendo i consigli dei grandi consulenti internazionali il negozio MDD nei prossimi cinque anni avrà un futuro radioso. Anche RetailWatch ne è certo.
 




 
Quello che aspetta alle squadre del IlViaggiatorGoloso e Sapori&Dintorni è un lavoro enorme e massacrante: 200 referenze all’anno, scartando i primi prezzi (fascia ormai occupata dai discount, in attesa di Aldi), non è uno scherzo per nessuno. Solo fra cinque anni si potrà parlare compiutamente di negozio MDD. Oggi abbiamo il piacere di commentare l’inizio di una nuova era del commercio moderno, visto che ormai quello della GDO è diventato commercio tradizionale. Supermercato compreso.
 
Fonti: aziendali.

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