Come sfruttare il pozzo nei negozi e nei CC. Il caso Coin-Excelsior
Novembre 2016. Il problema dei pozzi nei negozi a più piani, ma anche nei centri commerciali a volte rischia di compromettere il lavoro della composizione e della scomposizione dei volumi. È un problema difficile da risolvere.
La case history commentata da RetailWatch dimostra che bisogna lasciar lavorare architetto e creative in santa pace, lasciando ad ognuno il proprio spazio professionale. Come nel caso di Coin-Excelsior.
Il lavoro dell’architetto
Il department store di Cannaregio, completamente ridisegnato in collaborazione con Studio Vincenzo De Cotiis Architects, si sviluppa su quattro piani che circondano l’originaria corte interna.
Gli spazi e i volumi leggeri, aerei e nitidi si fondono grazie ad allestimenti che uniscono nuovi codici espressivi a elementi preesistenti per permettere un’esposizione deiprodotti elegante e al tempo stesso funzionale. La tavolozza cromatica è dominata dai toni neutri del bianco e del grigio, declinati in elementi semplici, a volte grezzi, come il cemento, il ferro e acciaio, che contrastano con materiali pregiati come i metalli, i vetri e gli specchi che richiamano la tradizione veneziana.
Il lavoro del creativo
Il cavedio ospita “Be Happy”, l’installazione site-specific di luce e movimento realizzata da Felice Limosani, noto storyteller e creativo multidisciplinare.
Il risultato
Il risultato è sicuramente di interesse per la scelta felice dei materiali e della soluzione di Limosani. Riuscire in uno spazio ridotto come il Coin-Excelsior di Venezia, dove lo spazio è davvero risicato e costoso, ad amplificare segni e colori, è una esperienza da condividere con tutta la business community del retail e dei centri commerciali.