Ecco Aldi Italia con 8.167 euro x mq
Ottobre 2016. Aldi Italia ha aperto già da tempo il suo sito on line tanto da far pensare ad un suo ingresso simultaneo nelle vendite off e on line. Dopo aver convinto a passare con lui alcuni dirigenti di Lidl Italia e Eurospin ha spinto l’acceleratore sulle ricerche del personale e di nuove possibilità di aperture fisiche.
Proviamo a comparare le attività di Aldi e di Lidl, come si sa, entrambi discount tedeschi.
Fonte: varie
Come si vede la produttività di Aldi è nettamente superiore. Bisogna considerare che Aldi è monocanale, inossidabile nel tempo, diviso solo per volontà dei due fratelli Albrecht fra Aldi Nord e Aldi Sud. Lidl è multicanale e ha all’interno della capo gruppo Schwarz Group anche gli ipermercati. Le differenze sono anche nell’assortimento e se ci è permesso dire in una qualità percepita superiore di Aldi, il quale, contrariamente a Lidl non ha puntato troppo sui grandi brand dell’IDM. Lidl lo ha fatto su scala europea, compresa l’Italia. Nel vissuto dei consumatori, poi, Aldi ha sempre innovato il mercato, sia nel food sia nel non food, con una qualità decisamente alta, anche se negli ultimissimi anni, come documentato più volte da RetailWatch, Lidl ha cambiato approccio (vedere l’esperienza di Gambero Rosso e nel DeLuxe). L’ultimo ingresso è stato nel sushi.
Detto questo, come agirà Aldi in Italia?
Aldi è una multinazionale (solo in Austria ha insegna Hofer) e replica un modello di business e di punto di vendita e di assortimento eguale, certo con alcune differenze regionali, basti su tutto il caso di Aldi in Svizzera.
Non credo ci saranno grandi sorprese, piuttosto qualche iniezione di localismo, visto che, da buon osservatore, avrà visto l’intenso lavoro fatto da tutti retailer sul territorio italiano. Oltretutto molti prodotti italiani sono già presenti nel suo assortimento, come ad esempio nel vino.
L’immagine del negozio è più compatta di quella di Lidl, anche se quest’ultimo nel nuovo concept ha privilegiato la luce naturale sul lato casse e altezze differenti dei soffitti, cosa che non dispiace a chi ha a cuore la sostenibilità e la naturalità.
Per il resto darà manforte al concetto di discount, abbandonato da Lidl e, secondo RetailWatch può ambire a una quota di mercato del 4% in qualche anno. Altrimenti i dirigenti della sede centrale tedesca non saranno di certo contenti.