Mediaworld, un vero brand?
Giugno 2016. Pensando a Mediaworld, viene spontaneo spostare l’attenzione dal singolo brand alla categoria. Ma di quale categoria stiamo parlando? Certamente dei retailers dell’elettronica di consumo. Perché questo cambio di prospettiva? Perché sembra molto difficile ravvisare logiche davvero di brand tra competitori che giocano tutti la stessa partita, con la stessa “squadra”, stimolando i clienti a giocarsi la decisione finale sul prezzo……una logica che se diventa quella sempre decisiva ha poco a che vedere con il brand. Ampissimi assortimenti, logica multicanale, culto della promozione, customer journey all’interno del punto vendita molto simile tra una insegna e l’altra (e sempre limitatamente gratificante).
E pensare anche al contenitore?
Cosa resta per poter dire che in questa categoria un brand ha un grado di unicità rispetto agli altri? Sinceramente poco: certo, un cliente può scegliere per cromatismi preferiti (il battagliero rosso o il più avvolgente blu?) Può cogliere una sottile differenza di linguaggio tra pulizia e calore: ma alla fine, il prezzo fa la differenza. E la logica di brand sembra riguardare più i prodotti che vengono venduti che il contenitore insegna. Bisognerebbe rischiare e provare a rompere qualche schema.
Silvia Barbieri
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